Le chiese sono immobili a scopo di lucro

   Dopo il diktat di Bruxelles perché i preti paghino l’imposta sugli immobili, nemmeno un bigotto come Monti poteva restare inattivo. Così è andato a inginocchiarsi davanti al papa e ha fatto più o meno questo discorso: “Scusa se ti disturbo, ma quei miscredenti di Bruxelles si sono messi in testa di far pagare l’ICI alla Chiesa. Non è colpa mia, io non c’entro niente. Così sono venuto per aiutarti a trovare il modo di aggirare questa empia ingiunzione.” E il papa: “Guarda, per gettare fumo negli occhi alla gente, dichiariamoci disposti a pagare. Ma naturalmente diremo che gli edifici adibiti al culto dovranno essere esentati. E con un po’ di buona volontà, li faremo passare tutti per edifici adibiti al culto. Ih, ih, ih! Ma ci pensi? Un terzo del patrimonio immobiliare italiano. Mi sembra di vedere la faccia di quei poveri fessi di cittadini italiani che pagheranno l’ICI anche per noi. Ih, ih, ih!” E Monti: “Wow! L’ho sempre detto che sei un genio! Domani è l’anniversario del Concordato, quando è stato ufficializzato il giusto dominio della Chiesa sull’Italia. Giuro che porto tutto il Parlamento a leccarti i piedi! L’Italia è la schiava del Vaticano! Lo zerbino della Chiesa!” Si alza e si mette a saltare. “Chi non salta, italiano è! Viva il Concordato, abbasso la Costituzione!”   

No, cari, potete blaterare finché volete, ma gli edifici adibiti al culto non vanno esentati dall’ICI. Anzi, vanno tassati il doppio perché sono la prima attività commerciale della Chiesa. E’ nelle chiese che i preti raccontano le loro vecchie storie arabe per ricattare o spaventare la gente e poi battere cassa, è nelle chiese che si fanno pagare profumatamente per cerimonie a costo zero come il battesimo, il matrimonio e il funerale. Italiani, se non siete pecore, tassate le chiese!   

Dragor