Le cinque persone ammirabili del 2013

Da Rottasudovest
Gli uomini e le donne che hanno reso speciale il 2013, che ci hanno indicato una via, che hanno dato una speranza, che hanno travolto e sorpreso con la loro ascesa. Sono la prova che tutto è sempre possibile, che volere è potere e che questo nostro pianeta, anche nei momenti più bui, vale sempre la pena. I cinque di quest'anno, che in realtà sono otto, grazie ai tre magistrati che stanno svelando le corruzioni di Spagna, causa non sempre sottolineata della grande crisi economica e sociale, provengono soprattutto da Latinoamérica. Chissà se è un caso. Quello che sì è casuale, è l'ordine in cui sono segnalati.
E' l'ultimo post di Rotta a Sud Ovest del 2013, auguri a tutti i lettori di un Buon 2014!
José Mujica Abbiamo dato il benvenuto al 2013 con il discorso più bello del mondo, pronunciato da Jose Mujica durante la Conferenza di Rio de Janeiro sull'Ambiente. Parla della felicità come obiettivo di questa vita, più dei soldi e del potere. Lo chiudiamo con il presidente uruguayano nella cinquina di chi ha reso speciale quest'anno. Dopo quel discorso sono arrivate le leggi sull'aborto, sul matrimonio omosessuale, sul consumo di marijuana; in quasi tutti i casi leggi che mettono il piccolo Stato del Rio de la Plata all'avanguardia di Latinoamérica. Quanto si può fare dall'umiltà e dalla sobrietà, señor presidente!
Máxima Zorreguieta Per buona parte del primo semestre dell'anno abbiamo temuto di non sopravvivere al Máxima reina dei media argentini, a cui non sembra vero che la prima regina latinoamericana d'Europa sia una compatriota (non è la prima sovrana ispanica, onore che va alla cubana Maria Teresa Mestre, Granduchessa del Lussemburgo). Ci ha aiutati lei, la travolgente ragazza di Buenos Aires, che sa essere troppa in tutti i sensi, troppo sorridente, troppo gesticolante, troppo allegra, troppo vistosa, persino troppo amata. Poi, quando importa, sa anche mantenere il secondo piano e la sobrietà. Meno male.
Papa Francesco Non fossero sufficienti Lionel Messi e la prima regina latinoamericana d'Europa, il 2013 ha regalato all'Argentina anche il primo Papa non europeo. Anche lui travolgente, sin da quell'esordio inaspettato: Buonasera! In pochi mesi Jorge Mario Bergoglio da Buenos Aires ha iniziato a rivoltare la Chiesa: non solo la ristrutturazione dello IOR, non solo le nuove nomine nella Curia Romana, ma una nuova attenzione, più aperta e comprensiva, verso i divorziati e gli omosessuali. Non cambia la dottrina della Chiesa, cambia l'atteggiamento del Papa. E' già un inizio. E arriva da Buenos Aires.
Camila Vallejo Perché poi dalle barricate bisogna sempre passare alla stanza dei bottoni, altrimenti è facile (e inutile). Camila Vallejo ha deciso di farlo a 25 anni, appena diventata mamma della piccola Adela. Comunista dichiarata, ha lasciato perdere purezza e rabbia, che non servono a nessuno, e ha scelto di candidarsi in Nueva Mayoria, la coalizione di centro-sinistra che ha riportato Michelle Bachelet a La Moneda. Ha fatto capire che la presidente eletta socialista non è il suo sogno, che il programma è migliorabile, ma da qualche parte bisogna iniziare. E lei ha scelto di iniziare. Chapeau, Camila!
José Castro, Mercedes Alaya, Pablo Ruz Non si sono fermati davanti alla Casa Reale, al PP o al PSOE. José Castro tiene sotto scacco la Casa Reale con le indagini su Iñaki Urdangarin. Ruz ha scoperto il finanziamento irregolare del PP, che pagava i propri dirigenti in nero, con le donazioni illegali dei grandi gruppi a cui faceva favori poco etici. Mercedes Alaya sta mettendo in imbarazzo i vertici del PSOE e del sindacato in Andalusia, scoprendo 30 anni di uso privato del bene pubblico, attraverso gli ERE e le sovvenzioni. Il potere non osa attaccarli, i media li osservano, l'opinione pubblica li sostiene. Grazie, per la speranza.


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