Secondo l'archeologia tradizionale ciò che viene definita civiltà ebbe inizio in Mesopotamia ed in Egitto, circa 5000 anni fa in concomitanza con l'avvento della scrittura. Scrittura che corrisponde anche al passaggio dalla preistoria alla storia.
Nell'interpretazione storiografica ufficiale, studiata sui libri di scuola e o attraverso documentari e pubblicazioni prima di questa importante scoperta, l'uomo fu in grado solo di organizzarsi in un insieme disordinato di tribù o piccoli villaggi neolitici dedicandosi prevalentemente a caccia e raccolta. L'agricoltura era sconosciuta, la scrittura era molto al di là da venire e la vita nel villaggio era estremamente semplice e si ripeteva uguale e costante da decine e decine di migliaia di anni, immutabile. Immutabile come quel gelido clima che caratterizzava le latitudini nord del pianeta durante l'ultimo periodo glaciale.
Durante l'ultima glaciazione, detta del Wurm, che iniziò 75000 anni fa e conobbe il suo acme intorno a 20000 anni fa, l'Europa era ricoperta da una coltre di ghiacci spessa 2000-3000 metri che dal polo Nord scendeva fino alla latitudine di Londra. I ghiacciai rappresentano una riserva di acqua dolce "fissata" in forma solida, che pertanto viene sottratta al normale ciclo che lega i mari all'atmosfera e ai continenti attraverso i processi di evaporazione e di precipitazione. Di conseguenza durante le glaciazioni i mari regrediscono, mentre il contrario avviene nei periodi postglaciali. Al culmine dell'ultima glaciazione l'abbassamento marino arrivò fino a 100 metri, tant'è che 20 000 anni fa laddove oggi troviamo lo stretto di Bering una continuità di terre collegava l'America settentrionale all' Asia.
In Italia la pianura padana si estendeva per tutta la parte settentrionale dell' Adriatico. Le terre di Doggerland sostituivano il Mare del Nord, kilometri e kilometri quadrate di terre oggi sommerse dalle acque del mare erano a disposizione delle popolazioni umane del tempo, tra cui il mare prospiciente l'isola di Bimini, quella Yonaguni, del golfo di Khambat... e il Mar Nero era ai tempi un grande lago circondato da una enorme fertile depressione.
Durante questo lungo periodo di tempo che abbraccia un intervallo che va dai 75-100000 ai 12000 anni fa l'uomo inizia come nomade cacciatore/raccoglitore e finisce... ancora come nomade cacciatore/raccoglitore con uno sviluppo tecnologico e socio-culturale pressoché infinitesimale limitato a una migliore lavorazione della pietra di selce o di rudimentali armi per cacciare.
Poi, appunto, 12000 anni fa l'ultima glaciazione finisce, sembra anche in maniera abbastanza repentina, il clima mondiale cambia e l'uomo, che per centomila anni ha passato il suo tempo cacciando e raccogliendo ciò che la natura aveva da offrire, scopre nel giro di pochi millenni, allevamento, agricoltura, scrittura, astronomia, matematica, metallurgia, cultura, gerarchia, politica e costruisce la prime città-stato conosciute dalla storia, in Mesopotamia, nella Valle dell'Indo e in Cina.
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