Un nuovo incubatore, ma diverso dal solito. Il panorama delle startup e degli acceleratori che aiutano le idee di impresa a tramutarsi in aziende vere e proprie si arricchisce grazie al Gala Lab, dove gli ingredienti del successo sono rappresentati dall’urbanistica e dall’Internet delle Cose. Un laboratorio, insomma, per la città del futuro, capace di fornire le migliori risposte ai cittadini in termini di green energy, smart building, mobilità e trasporti, industria 4.0, smart tourism, life sciences.
Sono questi infatti i settori delle startup ospitate dal nuovo incubatore di Gala, quarto operatore nazionale nel settore dell’energia da giugno 2015. In parallelo c’è anche il progetto Gala Smartnet, una rete di imprese ad alto valore tecnologico (al momento Audipro srl, Energy Life Industry srl, Eproinn srl, SpinVector spa, Veragon srl, Geosys srl, Mashfrog spa, Intest Sanità srl, Finter srl) con lo scopo di operare soluzioni integrate soprattutto per Smart Cities e Communities, relativamente a cinque ambiti operativi: Smart Building, Smart Factory, Smart Mobility, Smart Tourism, Smart Health.
Una riflessione sui temi dell’urbanistica è certamente necessaria, in un contesto in cui sono quasi quattro miliardi le persone che vivono in aree urbane, un numero destinato entro il 2050 a raddoppiare. Ed è facile capire che aumenteranno (e ben più del doppio) le sfide delle amministrazioni locali, in termini di approvvigionamento di energia (ovviamente verde: già ora, su SosTariffe.it, si possono trovare le offerte per l’energia verde più convenienti), gestione efficiente del territorio e degli edifici, servizi al cittadino, mobilità sostenibile. Una delle chiavi per arrivare alla risoluzione di questi problemi è naturalmente la tecnologia, visto che il settore Smart City si sta avvalendo sempre più dell’Internet delle Cose, cioè delle potenzialità di collegamento tramite la Rete tra gli oggetti più disparati, non solo i computer. L’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano ha pubblicato dati dai quali si evince che l’aumento degli oggetti connessi tra il 2013 e il 2014 è stato del 33%, con un valore di mercato superiore al miliardo. Due, invece, i miliardi (di dollari) per i finanziamenti finora erogati verso le startup operanti in questo settore, che però riguarda un ambito vitale come il segmento smart city e community solo per una piccola, troppo piccola, parte: il 5% appena delle startup presenti nel portafogli, mentre il web ha dalla sua un 40%, le app mobili il 21% e l’e-commerce il 20%. Insomma, un territorio promettente e ancora in gran parte inesplorato, che necessita di un supporto attivo per fare in modo di dare origine a un nuovo modo di pensare la città, sostenibile e green.
Ecco perché si tratta di un contesto di grande interesse per i giovani imprenditori, e infatti Gala ha già lanciato una prima Call for Ideas finalizzata a raccogliere e selezionare le candidature di iniziative per l’acceleratore. Secondo Roberto Guida, ad di Gala Lab, «L’obiettivo di questa prima Call for Ideas è sollecitare l’ecosistema delle startup italiane, cercando di individuare e sostenere le innovazioni che saranno alla base della produzione, della distribuzione e dell’uso dell’energia e delle tecnologie per le smart cities & factories di domani». La costruzione delle città del futuro inizia da oggi.