Le statistiche lasciano pochi dubbi su quale sia il continente più pericoloso al mondo: l’America Latina. Il numero di omicidi di questa zona del mondo non ha eguali in nessuna altra regione della Terra.
Inoltre, l’instabilità politica, la guerra tra bande rivali, il traffico di droga e la povertà si combinano per dar luogo ad una miscela davvero esplosiva.
Secondo le Nazioni Unite, pur avendo il 9% della popolazione mondiale, il continente è teatro del 28% degli omicidi di tutto il mondo, ma fino a pochi anni fa questa percentuale era addirittura del 46%.
Lo studio non conteggia i morti in zone di guerra o in tutte quelle città dove non sono disponibili i dati o dove le autorità si rifiutano di collaborare.
Per avere uno strumento di paragone per i dati in seguito riportati, si tenga presente che l'Italia ha un tasso di omicidi di 0,97 ogni 100.000 abitanti (anno 2009).
La classifica delle prime dieci città più pericolose del mondo, redatta nel 2013 e riferita all'anno precedente, vede l’esclusiva delle città latino-americane:
- San Pedro Sula (Honduras): 169,30 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Acapulco (Messico): 142,88 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Caracas (Venezuela): 118,89 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Distrito Central (Honduras): 101,99 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Torreon (Messico): 94,72 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Maceiò (Brasile): 85,88 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Cali (Colombia): 79,27 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Nueva Laredo (Messico): 72,85 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Barquisimeto (Venezuela): 71,74 omicidi ogni 100.000 abitanti.
- Joao Pessoa (Brasile): 71,59 omicidi ogni 100.000 abitanti.
Per trovare una città al di fuori dell’America Latina, dobbiamo arrivare alla diciassettesima posizione, dove troviamo New Orleans (Stati Uniti) con 56,13 omicidi ogni 100.000 abitanti.
Nelle prime cinquanta posizioni non compare nessuna città europea, asiatica o dell’Oceania. Quarantuno città si trovano in America Latina, cinque negli Stati Uniti e quattro in Africa.
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