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E’ bello ritornare nei locali a distanza di tempo e trovarli uguali e diversi, una sorta di schermo dove i ricordi e l’oggi corrono veloci. Frequentiamo Le Clown da almeno tre decenni. Un posto di grande atmosfera, un po’ bar, un po’ bistrot, un bel po’ ristorante. Si trova in una viuzza della capitale francese, vicino a place de la Bastille e non lontano da place de la Republique. E’ a due passi dal Cirque d’Hiver, un’istituzione permanente, fin dal l’Ottocento a Parigi. Il locale all’interno, liberty ed elegante, molto branché da sempre, ma ancor di più dal recente cambio di gestione, ha immagini disegnate e dipinte di clown in ricordo dei sempiterni vicini circensi. Si viene qui a bere dell’ottimo vino, a far uno spuntino veloce seduti su sgabelloni alquanto scomodi, oppure per una cena ricca di proposte che vanno dalla carne, chi ama quella di piccione qui è il suo regno, ma anche pesce.
E infine qualche proposta per i vegetariani e per tutti o quasi dolci squisiti, non troppo leggeri. Il locale è rimasto nei decenni una meta piacevole, in alcuni orari un po’ sbrigativa. Il pubblico è vario: donne eleganti con un tocco casual, uomini con giacche informali e preziose, con pochette di seta, molti papillon su camicie ampie. Molti signori non più giovani e elegantissimi, senza essere ingessati, accompagnati da trentenni bellissime e chiacchierine. Le Clown non è a buon mercato, ma non è neppure un locale caro. Ha tanto charme, può essere solo a Parigi. Ricordiamo che alcuni anni fa venivamo qui con gioia, per due caratteristiche: un generoso piatto di formaggi misti da sollevare lo spirito e per una singolare corbeille de fruits, unica nel suo genere. Chi vuole sentirsi parigino, anche solo per un’ora, non può dimenticare questo storico locale.
Mauro Pecchenino