Le conseguenze del metodo Belpietro

Al di là dei dietrologismi, che ci stanno in certi casi, l’editoriale di ieri di Belpietro sta provocando non poche reazioni a catena. Innanzi tutto la querela di Fini, ovvia e scontata. E poi, più inaspettata, la guerra aperta con Il Giornale di Sallusti. Quest’ultimo, a causa della presenza scomoda di Feltri, potrebbe ormai ritenere Libero non più un alleato bensì un rivale. Per adesso è una guerra di tensione e poco più. Se c’è da colpire Fini lo si fa insieme e perciò si dà adito ai racconti della escort modenese che, a loro dire, gira le redazioni in cerca di un posto d’onore quale novella Patrizia D’Addario. Ma se c’è dell’altro ecco il primo sgambetto. Il Giornale rievoca il già presunto attentato al direttore di Libero, quello di ottobre che vide come protagonista il suo caposcorta non nuovo a controverse azioni eroiche. Potrebbe essersi inventato tutto, sussurra Il Giornale mentre Belpietro lo difende. Storie disdicevoli, insomma, per concludere al meglio l’anno. A scapito di chi? Del lettore, of course. La parte più divertente, invece? Bocchino che dà lezioni di giornalismo a Belpietro. Imperdibile.