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Le conseguenze di chernobyl

Creato il 22 gennaio 2011 da Biancheggiando


Dissimulando alle popolazioni le conseguenze sanitarie ed ecologiche dell'incidente di Chernobyl, i dirigenti delle grandi potenze partecipano alla disinformazione cinquantenaria di cui beneficia l'industria nucleare, sia civile che militare (1). Questa strategia è coordinata dall'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (AIEA), portavoce dell'establishment nucleare, grazie alla promozione di una pseudo-scienza (2) sugli effetti delle contaminazioni radioattive. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne è, ahimè, parte presa, a causa dell'accordo firmato nel 1959 tra le due agenzie. Questo documento vieta all'OMS di informare le popolazioni sugli effetti degli irraggiamenti ionizzati sugli uomini senza l'accordo dell'AIEA. L'ANGOLO DI FABIENNE
Nel gennaio 2010, tuttavia, l'Accademia delle Scienze di New York (NYAS) ha pubblicato la raccolta la più completa dei dati scientifici riguardo la natura e la superficie dei danni inflitti agli esseri umani ed all'ambiente in seguito all'incidente di Chernobyl. Questo lavoro mette a disposizione del lettore una grande quantità di studi raccolti nei paesi più toccati: La Biélorussie, la Russia e l'Ucraina. Gli autori stimano che le emissioni radioattive del reattore hanno raggiunto dieci miliardi di curie, ossia due cento volte le ricadute delle bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki; e che il numero di decessi attribuibile alle ricadute dell'incidente, tra il 1986 e il 2004, è di 985 000, una cifra che è aumentata ancora da allora.
Dei 830 000 "liquidatori" intervenuti sul sito dopo i fatti, 112 000 a 125 000 sono morti.
Molti di questi uomini e donne hanno ricevuto, spesso senza protezione, delle enormi quantità d'irraggiamenti e hanno inalato delle polveri fortemente cariche in isotopi dell'uranio.
L'OMS e l'AIEA avevano presentato, nel 2005, un bilancio di una cinquantina di morti tra i liquidatori e fino a 9000 decessi "potenziali", attribuibili alla contaminazione radioattiva - e questo unicamente tra le popolazioni più inffettate di Bielorussia, Ucraina e della federazione della Russia....
Migliaia di studi hanno messo in evidenza nei paesi toccati un aumento sensibile di tutti i tipi di cancri, e di malattie delle vie respiratorie, delle patologie cardiovascolari, gastrointestinali, génito-urinari, endocrini, immunitarie, dei sistemi linfatici e nervosi, la mortalità prenatale, perinatale ed infantile, degli aborti spontanei, delle malformazioni ed anomalie genetiche, delle perturbazioni o dei ritardi dello sviluppo mentale, delle malattie neuropsicologiche e dei casi di cecità,.
Se le conseguenze sanitarie ed ambientaliste lasciano i tecnocrati di marmo, la fattura economica finale, dovrebbe commuoverli. Per i primi venti anni, le spese dirette provocate dalla catastrofe per i tre paesi più toccati superano 500 miliardi di dollari, ciò che riportato al costo della vita dell'unione europea, rappresenta più di 2 000 miliardi di euro. Dunque tanto, se no di più, del costo di costruzione di tutta l'infrastruttura nucleare mondiale!
Fonte: Le Monde Diplomatique
Grazie Fabienne!!!


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