La faccia della luna nera /sulle monete rosse,/il pagatore ci aspetta.
Siamo appena un numero e il dubbio./ Andiamo in fila come i mendichi al sabato.
Là fuori, il passero che vola/,/ la rosa che cresce,/ un cane nella loggia, un pesce nell'azzurro.
Il nostro nome declamato./Le cifre si piegano come acrobati in scena.
La mano riceve il salario,/verifica le cedole : non basta!
Non basta! Il mondo rabbuia....
Veggo piscine in cielo,/auto che volano, navi che partono per sempre.
Ascolto le risate crasse dell'edificio accanto,/ indovino l'allegria dei miei padroni.
Osservo di nuovo le cedole/ ritratti di eroi, città, gli anemoni in fiore...
Cedole inutili, non coprono il dolore dei giorni perduti./Conto di nuovo, non basta...
Ritorno a casa come un vinto,il vento del sud nei capelli/ il singhiozzo dei piedi sulla pietra.
Vergogna delle mani nude.Penso a mio figlio, alla merenda della scuola tra i quaderni.
Vedo mia moglie, la mano sulla faccia / e gli occhi all'angolo,aspettando / un volto stanco la sera.
E il tuo giocattolo,mio figlio?/Moglie ammalata e la medicina? / Voglio gridare, ma non devo.
Rapido attraverso la stanza, /siedo a tavola, chiedo il piatto,/mastico il dolore in silenzio.
Madre e figlio s'accostano timidi,si siedono a lato, mi guardano.
Muti, capiranno.
di Bueno De Rivera (poeta brasiliano )
Brasile come Makambako, come Vilankulo,come Korogocho, come l'Africa tutta, come tutte le periferie di tutti i SUD del mondo,Europa inclusa !
Riflettiamo.....
E' possibile passare da un'economia di solo profitto ad un'economia di solidarietà?
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)