Alcune delle contro manovre economiche presentate recentemente in alternativa a quella del governo.
La contro manovra del Pd è in 10 punti
- Istituzioni più snelle e taglio ai costi della politica. Tra cui: dimezzamento parlamentari (e va bene), gestione associata nei comuni sotto i 5000 abitanti, dimezzamento delle province (o alternativamente trasformazione in enti di secondo livello), accorpamento uffici periferici dello Stato, riavvio della spending review, che significa, per le amministrazioni, fare piani industriali, best practices, costi standard, e infine revisione degli appalti, con riduzione degli organi appaltanti.
- Dismissioni immobili e frequenze. Previsione divendita di 25 miliardi in 5 anni di proprietà demaniali e asta sulle frequenze televisive.
- Liberalizzazioni. Riguardanti: servizi professionali, distribuzione farmaci, filiera petrolifera, RC auto, servizi bancari, reti energetiche e così via.
- Politiche industriali per lo sviluppo sostenibile, il lavoro, il Mezzogiorno. Conferma agevolazione fiscale al 55% per l'efficienza energetica, tecnologia e ricerca, potenzialità mondo femminile, contratto pluriennale apprendistato nel mezzogiorno.
- Una politica vera contro l’evasione fiscale. Riduzione della fiscalità sui contratti a tempo indeterminato rispetto a quelli a tempo determinato, riduzione irpef per mamme lavoratrici, tracciabilità contanti sopra 1000 euro, e quelli sopra 300 euro anti-evasione, comunicazione elenco clienti-fornitori, parziale o totale deducibilità spese abitazione.
- L’imposta ordinaria sui grandi valori immobiliari.
- Il contributo di solidarietà dai capitali scudati. Patrimoniale del 15% sui capitali scudati e del 30% su quelli non scudati. Rinegoziare trattati bilaterali con ex paradisi fiscali (p.e.Svizzera).
- L’autonomia delle parti sociali
- Contro il falso in bilancio, l’autoriciclaggio e il caporalato. Revisione norme sulle false comunicazioni sociali.
- Giustizia. Revisione circoscrizioni giudiziarie (più efficienza, gestione personale), revisione e semplificazione processo civile.
- Aumento dell'Iva. Definisce una follia il contributo di solidarietà e punta sull'aumento dell'1% dell'Iva, già attuata con successo in Germania.
- Innalzamento età pensionabile. Riforma dalla quale ci si aspetta 7 miliardi in due anni.
- No a patrimoniali. Sia su capitali scudati che non scudati.
- No al Tfr in busta paga.
- No alla Tobin tax.
Contro manovra della Cgil. Questi sono i punti salienti, perchè la proposta è composita. Disponibile qui (schede) e qui.
- Un Piano strutturale di lotta all’evasione fiscale e al sommerso.
- Un’Imposta ordinaria sulle Grandi Ricchezze, sopra gli 800 mila euro.
- Un “contributo di solidarietà” su tutti i redditi.
- L'aumento della tassa di successione.
- Una sovrattassa straordinaria sui capitali già sanati con lo Scudo fiscale, imposizione aggiuntiva del 15% oltre il 5% previsto.
- Piano energetico nazionale e politiche di green economy.
- Politiche di innovazione e sviluppo locale.
- Aumentare la spesa in Ricerca & Sviluppo.
- Una politica industriale per il Mezzogiorno.
- La riduzione strutturale del prelievo fiscale sui redditi da lavoro e da pensione.
- No aumento Iva.
- Si aumento età pensionabile.
- Lotta evasione fiscale.
- Riduzione della spesa pubblica.
- Mettere al centro della politica la famiglia.
- Contrasto all'evasione fiscale.
- Patrimoniale per lo Stato e gli Enti locali. Si prevedono dismissioni immobili pubblici.
- Contributo di solidarietà da parte della politica. Abolizione province e accorpamento comuni.
- Innalzamento età pensionabile. Adeguamento europeo, donne comprese e all'aspettativa di vita.
- Tutti uguali davanti al lavoro. Un unico contratto di lavoro.
- Patrimoniale. Sui patrimoni sopra i 10 milioni di euro aliquota permanente dello 0,5%.
- Fisco semplice e stabile. Per richiamare capitale straniero.
- Lotta all'evasione fiscale.
- Sostegno alle imprese. No all'aumento dell'Iva. Si all'aumento solo se diminuzione equivalente per le imprese.
- Privatizzazioni e liberalizzazioni.
- Riforme. Pareggio di bilancio nella Costituzione, riduzione dei parlamentari.