Recentemente Benedetto XVI si è recato a pregare (per la Chiesa e per il mondo) davanti alla Sindone e poi a Fatima. Spesso i papi si recano nei luoghi “più sacri” della cristianità (da Lourdes a Loreto, Dai santuari della “Terra Santa” a quelli polacchi, spagnoli o messicani) per pregare e condividere particolari forme ed aspetti della devozione…
Ognuna di queste località ospita e celebra particolari aspetti del Cristo, della Madonna e dei santi. Ad es. la Madonna di Loreto, tra l’altro nera, è ben diversa da quella di Lourdes o Fatima. Ci sono tanti diversi culti e luoghi sacri mariani, anche in concorrenza tra loro per efficacia e forme di spiritualità…
Vengono riconosciute così a queste località particolari caratteristiche che consentono maggiore efficacia delle preghiere rispetto a tutte le altre località nel mondo. Si potrebbe addirittura pensare che l’efficacia in tali luoghi sia superiore a quella delle preghiere in Vaticano… Ma questo, a pensarci bene, non dovrebbe stupire più di tanto visto quanta poca spiritualità vi risieda…
Insomma Dio, Cristo, la Madonna e i santi sarebbero più disponibili ad esaudire le preghiere in luoghi “più sacri” di altri. Tali luoghi sarebbero come corsie preferenziali della spiritualità.
Leggiamo dal Vangelo:
“«… I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21 Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità»” (Gv. 4: 20-24).
E ancora:
“«Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. 6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa” (Lu. 6: 5-6)
Sembra proprio che gli esponenti ecclesiastici, ed i fedeli, non credano al loro stesso Vangelo!
Fino a qualche secolo fa gli orizzonti umani erano limitati ad un mondo “tridimensionale” di possibilità per cui era anche normale attribuire al divino tutto quello che non sembrava compatibile con l’umano, oggi, in base a maggiori conoscenze si rendono possibili e plausibili innumerevoli nuove opzioni…
Ad es. prima di ricorrere al soprannaturale o al divino, occorrerebbe esaminare ed eventualmente escludere innumerevoli possibilità. Se già in passato non sarebbe stato giusto dire: “è fuori del “normale ordine naturale” delle cose “quindi” è un intervento divino in quanto, il “non umano” potrebbe includere innumerevoli possibilità a noi ignote, oggi è più che mai evidente che tale ragionamento non può essere sostenibile di fronte a possibilità innumerevoli e di varia natura offerte sia dalle scienze della psiche umana e delle sue capacità, sia anche dalle “finestre” o “interferenze” spazio – temporali…che ci prospetta soprattutto la fisica quantistica.
Anzitutto bisognerebbe distinguere bene tra i fatti accertati e le interpretazioni che vengono date di essi. Ad es., dagli studi geologici sembra accertato che i vari racconti che narrano un grande diluvio abbiano un fondo di verità, ma questo non avvalla affatto le interpretazioni, peraltro diverse tra loro, che i popoli hanno dato e tramandato per spiegare gli avvenimenti ed inquadrarli nel loro quadro culturale e religioso del tempo. Altro sono gli avvenimenti, altro sono i “tagli giornalistici” che li raccontano o, persino, travisano…
Ricordiamo anche che in tutte le forme di eccezionalità, sono queste a doversi dimostrare e spiegare in ogni aspetto finché, escluse tutte le altre possibilità, risultino evidenti e convincenti tutti i loro aspetti in relazione ai fatti e alle loro interpretazioni. Così per qualsiasi fatto cosiddetto “miracoloso”, una volta accertati i fatti, occorre escludere qualsiasi possibilità di spiegazione alternativa. Questo comporta non solo ogni possibile causa nota alla scienza attuale, a tutta la possibile scienza futura e anche le conoscenze che non saranno o potranno mai essere a portata “umana” ma anche provare con certezza che la spiegazione sia proprio quella ipotizzata e quella sola….