Oggi ho letto un post interessante: “Don’t date a girl who travels”, ovvero Non uscire con una ragazza che viaggia, scritto da Adi nel suo blog Love the search.
Vi riporto qui la traduzione italiana del post, tratta dallo stesso sito:
Lei è quella coi capelli scompigliati, trascurati e stinti dal sole. La sua pelle è molto diversa da com’era prima. Non esattamente baciata dal sole. E’ bruciata e con i segni dell’abbronzatura, cicatrici e punture qui e lì.
Ma per ogni segno sulla sua pelle ha un’avvincente storia da raccontare.
Non uscire con una ragazza che viaggia. E’ difficile da compiacere. Il solito appuntamento cena – film – centro commerciale l’annoierà a morte. La sua anima brama nuove esperienze ed avventure. Non sarà affatto scioccata dalla tua nuova macchina o dal tuo orologio. Preferirebbe scalare una montagna o lanciarsi da un aereo piuttosto che sentirti parlare di questo.
Non uscire con una ragazza che viaggia perché insisterà per farti prenotare un volo ogni volta che una compagnia aerea metterà i saldi. Non andrà mai a ballare al Republiq. E non pagherà mai 100 euro per Avicii perché sa che un weekend di festa sarà equivalente più o meno ad una settimana di viaggio in un posto lontano molto più entusiasmante.
Molto probabilmente non ha un lavoro stabile oppure sta sognando di lasciarlo. Non vuole certo farsi un didietro così per il sogno di un altro. Lei ha il suo sogno e ci sta lavorando. E’ una freelancer. Fa soldi disegnando, scrivendo, facendo foto o qualcosa per cui c’è bisogno di creatività ed immaginazione. Non le far perdere tempo parlandole del tuo noioso lavoro.
Non uscire con una ragazza che viaggia. Potrebbe aver sprecato la sua laurea e cambiato completamente carriera. Adesso è un’istruttrice di immersioni o un’insegnante di yoga. Non sa quando avrà la prossima paga, ma non lavora tutto il giorno come un robot, esce e prende quello che la vita le offre, e ti sfida a fare lo stesso.
Non uscire con una ragazza che viaggia perché lei ha scelto una vita di incertezza. Non ha un programma né un indirizzo fisso. Segue la corrente e va dove la porta il cuore. Balla al ritmo del suo stesso tamburo. Non ha un orologio. I suoi giorni sono scanditi dal sole e dalla luna. Quando sentirà il richiamo delle onde, la vita si fermerà e ignorerà tutto e tutti per un momento. Ma allo stesso tempo, ha imparato che fare surf non è la cosa più importante nella vita. Non uscire con una ragazza che viaggia perché lei tende a parlare sinceramente. Non cercherà mai di fare una buona impressione sui tuoi genitori o i tuoi amici. E’ rispettosa ma non le fa affatto paura intavolare una discussione su problemi globali e responsabilità sociali.
Lei non avrà mai bisogno di te. Sa come montare una tenda e avvitarne le alette senza il tuo aiuto. Cucina bene e non avrà mai bisogno che le paghi un pasto. E’ autonoma, e non le importerà se viaggi con lei o meno. Si dimenticherà di farti sapere quando è arrivata a destinazione. E’ troppo impegnata a vivere il presente. Parla agli sconosciuti. Conoscerà tante persone interessanti che la pensano come lei da tutto il mondo e che condividono le sue stesse passioni e i suoi stessi sogni. Con te si annoierà.
Quindi non uscire con una ragazza che viaggia a meno che tu non riesca a tenere il suo passo. E se senza volerlo te ne innamori, non ti azzardare a trattenerla. Lasciala andare.
Il post è opinabile: perchè mai un ragazzo dovrebbe fermarsi di fronte a certe difficoltà? Dovrebbe anzi preferire una ragazza che viaggia proprio perchè meno legata ai clichè, più aperta di mente e indipendente. E (si spera) con una buona dose di fiducia in se stessa. Sì, il parere della suddetta blogger è discutibile. Qual è la mia opinione in merito, quindi?
Semplice: Non uscite con una ragazza che viaggia. Quando la vedete, lasciatela stare. Parlateci, diventate il suo migliore amico, ma non innamoratevi. Ammiratela, ma poi passate oltre.
Prendiamo la sottoscritta: ho sempre i capelli scompigliati e mal pettinati? Sì: a volte mi dimentico di pettinarmi, ed esco da casa come Maga Magò. Cicatrici su tutto il corpo? Non ne parliamo: sbatto ovunque con la mia valigia – senza accorgermene, tra l’altro – e quando giungo a destinazione ho le gambe piene di lividi che manco un maschiaccio al ritorno dal cortile. Rughe? Passiamo oltre.
Difficile da compiacere? Mi annoio a qualunque incontro di routine, cenette col fidanzato, cinema e coccole sul divano. Non ce la faccio proprio. Se ci vado (perchè in passato ci sono andata, cosa credete, a certe pene non si scampa), passo il tempo a pensare che sto perdendo tempo, che potrei essere a casa a rpogrammare il viaggio, a leggere quel libro sul cambiare vita che ho lì da tempo, a scrivere sul blog. Se si spende cinquanta euro per una cena, io mi dispero pensando che li avrei volentieri messi da parte per un volo interno Krabi-Bangkok. E poi divento nervosa e finisce che si litiga. Insomma: chi è uscito con me, si è sempre portato dietro una pseudo-fidanzata con la testa per i campi. Meglio evitarmi, no?
Non ha un lavoro stabile? Ovvio: l’ho lasciato apposta per correre dietro a una chimera, e così passo dalla gioia alla paura, più volte nella giornata, facendo impazzire il partner con lunaticismi e isterie (Ecco! Potevo starmene tranquilla e invece guarda come sono finita! (…) Però in effetti non voglio tornare alla mia vita di prima, che noia! (…) Ma non potevo nascere con un’altra testa, mannaggia a me?).
Ha sprecato la laurea e ha cambiato completamente carriera? Ho preso la laurea più inutile della storia, ho un master che non ho mai usato, e sono finita a fare una cosa che non centra nulla con i miei studi.
Ha scelto una vita di incertezza? Nulla di più vero: la certezza non l’ho mai voluta. Mi sta stretta come un guanto di tre misure più piccole della mano. Sono anni che vado dove mi porta il cuore. E questo non mi ha mai portato a casa di un ragazzo.
Lei non avrà mai bisogno di te? Sì. Dell’uomo al mio fianco ne faccio volentieri a meno. Non è per freddezza o egoismo: è che sono proprio fatta così. E’ la mia natura. Mi piace circondarmi di sconosciuti, di amiche e amici, di colleghe e colleghi, ma di un fidanzato proprio no. Mi stressa. Mi logora. Mi taglia a metà, e una persona a metà non può realizzarsi, nè sentirsi felice. Mia cugina sta bene con il marito e i suoi tre figli, mentre io sto bene da sola. Che male c’è?
Lasciala andare. Bisognerebbe dirlo, a tutti quei fidanzati che non lasciano libere le proprie ragazze di prendere il volo. Bisogna dir loro che tanto, prima o poi, il volo lo spiccheranno lo stesso: è solo questione di tempo. Il tempo di disinnamorarsi, poi stare insieme perchè si ha paura di stare da sole, poi perchè si pensa di amarlo ancora, poi per abitudine, poi per non farlo soffrire. Finchè capiranno che lui soffrirà lo stesso, perchè una leonessa in gabbia non può far felice nessuno.
It’s not easy to handle a free soul.
Non tutte le ragazze che viaggiano sono uguali. Sono sicura che là fuori c’è chi viaggia e riesce a stare in una relazione. E ci sono uomini a cui piacciono molto le ragazze con lo spirito gypsie. Tu cosa ne pensi? Un uomo può uscire con una ragazza che viaggia, oppure è meglio che ne stia alla larga?
A te la sentenza.