Magazine Diario personale

Le cose fragili

Da Chiara Lorenzetti

E’ la mia bocca che aspetta un bacio, un’attesa di sguardi e carezze, deposta tre le mani di un tempo clemente
un foglio stracciato arrivato per posta con le tue credenziali e un indirizzo falso per non farti trovare
la mia pelle bugiarda che mente alle tue mani spicciando passione come ali di colombe in fuga
il tuo cuore che batte a ritmo del tuo silenzio che prezioso depongo sul limite arcuato della schiena, in silenzio
la mia ansia d’attesa, la perdita grigia del tempo, l’affetto rinnovato e folto che scappa da ogni pensiero
le foglie del te, il caffè amaro, le pause negli occhi senza tregua e destinazione, la tua
la neve sui tetti, dura il tempo di un affanno, un orgasmo tra le labbra, una candela bruciata, il tempo che si spegne
un figlio che cresce, la mano s’allontana, il senso dell’esistenza che declina, le parole che non posso dire e quelle che sai, amore
la vicinanza, i fiati si fondono -ciao- le mani si stringono al petto, è un lutto breve quello che compio attraversando il giorno affacciata al tramonto
le lenzuola sgualcite, il tempo perduto, il sudore attaccato al tuo corpo che cresce, le lettere che ti ho spedito su petali di rosa spezzati e quelle che non leggerai
i sentimenti e le emozioni che affiorano ad ogni sospiro, ad ogni perdita o mancanza.

Le cose fragili siamo noi.

Chiara 

 


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog