Percezione e Illusione: Arte Programmata e cinetica italiana
Curatori: Giovanni Granzotto e Micol Di Veroli
Dal 10 Ottobre all’ 8 Dicembre 2013
Cappotto in mikado bianco con applicazioni in pizzo nero
MACBA- Museo de Arte Contemporáneo de Buenos Aires presenterà la mostra Percezione e Illusione: Arte Programmata e cinetica italiana. La mostra è curata da Giovanni Granzotto e Micol Di Veroli ed organizzata da Glocal Project Consulting, in collaborazione con Altaroma e con il patrocinio del Ministero Affari Esteri, dell’Ambasciata Italiana a Buenos Aires, dell’Istituto di Cultura Italiano di Buenos Aires e della Camera di Commercio Italo Argentina.
abito corto completamente ricamato con cannette bianche e nere
MACBA ospiterà Percezione e Illusione: Arte Programmata e cinetica italiana, una delle più importanti mostre d’Arte Programmata e cinetica italiana realizzate in America Latina. Negli ultimi anni il panorama artistico internazionale ha iniziato a prendere atto che l’ultima grande avanguardia, il movimento che ha cambiato alcune delle coordinate del mondo dell’arte e non proposto solamente strade particolari, è identificabile con il fenomeno dell’Arte Programmata e cinetica.
cappotto in cachemire bianco e nero effetto cappa
Pop Art, Arte Povera ed altri importanti movimenti hanno quindi fatto spazio alla nascita di una nuova concezione dell’arte, non più sottostante alla estemporanea creatività del singolo ma generata da anime diverse con l’aspirazione comune di costituire un nuovo modello di realtà. Mediante metodologie e concetti mutuati dalla fisica e dalla psicologia, il movimento dell’Arte Programmata e cinetica è giunto alla concezione di un’opera capace di andare oltre il solo dinamismo, generando fenomeni sensoriali che rivalutano il ruolo del fruitore e della sua percezione, in relazione anche alla teoria psicologica della forma.
abito corto monospalla completamente ricamato con pailletes bianche e nere
Tra i centri di irradiazione di questo movimento, in cui convivono un’anima scientifica e razionalista con il sentimento e la religione del dinamismo, figura in special modo l’Italia a partire dalla fine degli anni ’50. Percezione e Illusione: Arte Programmata e cinetica italiana prevede quindi l’esposizione di oltre quaranta opere di arte italiana create dalle figure chiave del periodo, partendo dalle sperimentazioni di Gianni Colombo e degli altri membri del Gruppo T (Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco) e di Alberto Biasi e degli altri componenti del Gruppo N (Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi). Saranno inoltre esposte un nutrito gruppo di opere di Bruno Munari, artista che ha influenzato intere generazioni creative fino ad opere di maestri quali Getulio Alviani, Marina Apollonio, Enzo Mari, Dadamaino, Elio Marchegiani, Paolo Scirpa ed altri ancora.
Contemporaneamente alla mostra verrà realizzato, in collaborazione con Altaroma, un evento legato alla moda italiana con abiti vicini alle sperimentazioni di quegli anni. Sarà esposta una selezione di abiti della Maison Sarli i quali mostreranno al pubblico le connessioni tra arte e moda ed il reciproco scambio di idee ed estetiche tra le due manifestazioni creative.
Cappa in cachemire bianco e nera
Giovanni Granzotto. Nasce a Sacile (PN) nel 1951. Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Padova e successivamente ottiene un Master al CUOA e frequenta il Corso in Arte e Finanza alla London School of Economics. Collabora, negli anni settanta, alla pagina culturale del Piccolo di Trieste e del Messaggero di Udine. Proprio in quegli anni fonda lo Studio d’Arte GR, mentre negli anni ottanta e novanta dirige alcune delle maggiori case d’asta italiane: Pitti-Finarte, Semenzato, collabora con la Sotheby’s America per l’Ottocento veneto.
Tiene corsi e seminari su Promozione culturale e artistica in diverse Università. Da molti anni svolge attività di consulenza per il Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico del Carabinieri del Veneto, ed è da 25 anni consulente del Nucleo della Guardia di Finanza del Triveneto. Attualmente è presidente dell’Archivio Storico degli Artisti veneti. Ha al suo attivo circa quattrocento pubblicazioni di testi critici relativi a rassegne espositive da lui curate, o di cui è stato membro del comitato scientifico.
Micol Di Veroli. Nasce a Roma nel 1976. E’ storico dell’arte, critico e curatore indipendente. Docente di Fenomenologia delle arti contemporanee presso la R.U.F.A. di Roma. Collabora con diverse gallerie d’arte, spazi pubblici e realtá istituzionali realizzando progetti di grande respiro internazionale. Ha pubblicato il libro “Oltre ogni Limite, Cronache dal bizzarro mondo dell’arte contemporanea”, scrive per DROME magazine, Exibart ed è direttore editoriale della testata online GlobArtMag. Ha presieduto nella giuria di alcuni premi d’arte contemporanea: Celeste Prize International, Premio Combat e Premio Celeste. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni di testi critici relative a mostre da lei curate ed ed é stata invitata a tenere talk, convegni e seminari sull’arte contemporanea.