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Le Crociate viste dagli Arabi

Creato il 09 febbraio 2012 da Draghidottone @Draghidottone

Come avrete certamente notato, il blog in questi giorni è un po' cambiato! Spero vi piaccia la nuova grafica, personalmente la trovo molto in linea con l'aspetto steampunk che vorrei conservasse il blog e allo stesso tempo è facilmente gestibile, pulita, ordinata e mi permette delle cose che con i vecchio template non potevo fare. Per esempio inserire il mi piace alla fine di ogni post.

Purtroppo la leggibilità di alcuni vecchi post è un tantinello compromessa, ma ci sto lavorando, e tutto tornerà alla normalità molto presto.

Nel frattempo, continuano a fioccare articoli sul Medioevo, sulle Crociate e sui cavalieri, con annessi e connessi. Contenti?

Avevo accennato in questo primo post della mia intenzione di scrivere qualcosa sulle Crociate viste dall'altra parte, ed eccomi qui.

A muovermi, è bene ricordarlo, è il desiderio di consigliare dei buoni libri a chiunque voglia documentarsi su un argomento (quello delle Crociate, ma soprattutto quello degli Ordini Cavallereschi) che negli ultimi anni ha invaso le librerie, le sale cinematografiche (a volte assolutamente a sproposito) e i programmi tv.

Desiderate scrivere un romanzo ambientato nell' Outremer dei Crociati? Sognate di armarvi di pala e piccone e cercare il favoloso tesoro? Siete semplicemente curiosi? Chiunque voi siate, avete tutti una cosa in comune: la necessità di documentarvi.

Chiarito questo primo punto, poniamo il caso che vi siate stufati di guardare sempre alle vicende accadute in Terrasanta tra il 1096 e il 1291 attraverso gli occhi sbrilluccicanti di un Capitano Crociato in stile Orlando Bloom...

...e che vogliate quindi un altro punto di vista. Ecco, qui vi vengo in soccorso io, con questo post!

Voglio segnalarvi due libri che potrebbero fare al caso vostro, ma prima di tutto voglio precisare che, tutto sommato, basterebbe leggerne uno. Non sono infatti moltissimi gli storici arabi di quel periodo, e in entrambi i libri sono citati praticamente tutti. Il primo dei due, lo vedrete di seguito, è semplicemente una versione "semplificata" e più discorsiva del secondo, che è più preciso, ma anche più pesante e più lungo.

Le Crociate viste dagli Arabi

Le Crociate viste dagli Arabi di Amin Maalouf

edito in Italia dalla SEI

è il più breve e anche il più facilmente reperibile dei due, vista l'ultima edizione risalente al 2011. Si trova in libreria (Feltrinelli, senza problemi) o anche su Bol o su Amazon.

Il libro di Maalouf è diviso in sei capitoli, organizzati in ordine cronologico. Il primo copre il periodo che va dal 1096 (anno dell'invasione dei Franchi) al 1100; il secondo dal 1100 al 1128 (periodo dell'occupazione Franca della Terrasanta); il terzo dal 1128 al 1146 (inizio della "riscossa" musulmana); il quarto dal 1146 al 1187 (Nur ad-Din, Saladino e le vittorie musulmane); il quinto dal 1187 al 1244 (tregua); infine il sesto dal 1244 al 1291 (definitiva cacciata dei Franchi dalla Terrasanta).

Lo stile è discorsivo, Maalouf racconta gli avvenimenti salienti intervallandoli con citazioni dagli storici arabi che si sono occupati del periodo in oggetto, e la lettura scorre veloce.
E' un testo che consiglierei a chi volesse avere un' infarinatura del punto di vista Arabo sulle Crociate, ma nulla di più. Non è tecnico, non fornisce dettagli specifici dal punto di vista militare (e questo costituisce un beneficio per chi non ha interesse in simili questioni) e, purtroppo, neanche dal punto di vista religioso. Diciamo che affronta la questione in maniera un po' "superficiale".

Le Crociate viste dagli Arabi

Storici Arabi delle Crociate, a cura di Francesco Gabrieli
edito in Italia da Einaudi
con le sue 342 pagine, è invece una interessante antologia di testi originali degli storici arabi.
Questo secondo libro è diviso in quattro capitoli, ciascuno dei quali prende in esame un periodo di tempo ovviamente più lungo rispetto ai capitoli del libro di Maalouf.
I testi degli storici arabi sono arricchiti e chiarificati da alcune note del curatore, tuttavia la lettura risulta naturalmente più pesante, dato lo stile arcaico e la necessità di precisare numerosi "errori": non bisogna infatti dimenticare che tutti gli storici arabi delle Crociate sono contemporanei agli avvenimenti, quindi i testi contengono diverse "inesattezze storiche", come questa:

[parlando della conquista di Ma'Arrat da parte dei Franchi] I Franchi salirono su con le scale, e quando furono su i Musulmani si perdettero del tutto d'animo e si rinchiusero nelle loro case. Per tre giorni, i Franchi li passarono a fil di spada, uccidendo più di centomila persone ...

Questo, parlando di una piccola cittadina che, all'epoca, poteva contare al massimo diecimila abitanti. :D
In questa antologia però, sono contenuti testi interessantissimi dal punto di vista dell'approfondimento dei costumi, del pensiero religioso e dello stile di vita e di pensiero degli Arabi. In particolare sono interessantissimi il capitolo Scene e Costumi Franchi della prima parte, il Ritratto Morale del Saladino nella seconda parte e, nella quarta parte, i testi dei Trattati di Pace con Acri e con i Templari di Tortosa e le Formule di Giuramento del Sultano e del re dei Franchi per suggellare la tregua. Si trovano anche descrizioni abbastanza dettagliate (non però dal punto di vista oplologico) di alcune importanti battaglie, su tutte quella di Hìttin (che sarebbe il nome arabo della battaglia dei Corni di Hattin), che non a caso rappresenta la più grande vittoria dei Musulmani sui Franchi.
Un altro apprezzabile particolare è rappresentato dal dettagliato elenco degli storici arabi contenuti nell'antologia, posto all'inizio del libro, che raccoglie i nomi di tutti e sedici gli storici, le informazioni sule loro opere e indica il "grado di attendibilità" di ciò che scrivono.

Infine, prima di tornare a documentarmi quanto basta ber scrivere il prossimo articolo de I Luoghi della Cavalleria, vi lascio alcune citazioni interessanti tratte dai due libri in questione. Buona lettura!

Estratto n°1 - "Le Crociate viste dagli Arabi" di Amin Maalouf
il primo estratto è dello storico arabo Usama ibn-Munqidh, vissuto dal 1095 al 1188, ed è un singolare esempio della diversa considerazione che i locali nutrivano per i Cavalieri (in questo caso Templari), e di come questi si comportavano effettivamente nei confronti della popolazione araba.

Quando visitai Gerusalemme, solevo entrare nella moschea al-Aqsa, dove erano insediati i miei amici Templari. Al fianco della moschea c'era un piccolo oratorio che i Franchi avevano trasformato in chiesa. I Templari mi mettevano a disposizione quel piccolo oratorio per compiervi le mie preghiere. Un giorno entrai, dissi "Allah akbar" e stavo per iniziare la preghiera quando un uomo, un Franco, mi si precipitò addosso, mi afferrò e mi volse il viso verso Oriente, dicendo: "così si prega!". Subito intervennero alcuni Templari che lo allontanarono. Ritornai dunque a pregare, ma costui, approfittando di un momento di disattenzione, mi si ributtò addosso rivolgendomi la faccia a Oriente e ripetendo: "così si prega!". Anche questa volta, i Templari intervennero, lo allontanarono e si scusarono con me, dicendo: "E' un forestiero, arrivato in questi giorni dal paese dei Franchi, e non ha mai visto nessuno pregare fuorchè col viso rivolto a Oriente".

Estratto n°2 - "Storici Arabi delle Crociate"
per il secondo estratto ho scelto un racconto esilarante che si fa tra i Musulmani a proposito dei costumi dei Franchi riguardo alla gelosia maritale...

Una mia diretta esperienza in proposito [della poca gelosia dei Franchi] è questa: quando venni a Nabulus, stavo in casa di un certo Mu'izz, la cui casa serviva da albergo per i Musulmani, con finestre che si aprivano sulla strada. Dall'altra parte della via, c'era la casa di un Franco che vendeva il vino per conto dei mercanti [...] Ora costui, venuto un giorno in casa sua, trovò un uomo con sua moglie nel letto. Gli domandò: "Cos'è che ti ha fatto venir qui da mia moglie?" "Ero stanco" rispose colui "e sono entrato qui a riposarmi". "E come sei entrato nel mio letto?" "Ho trovato un letto fatto, e mi ci son messo a dormire!" "E questa donna dorme con te?" "Il letto" rispose "è suo. Potevo io impedirle di entrare nel suo letto?" "Affè mia" concluse il primo "se lo fai ancora un'altra volta, litigheremo!"; e questa fu tutta la sua reazione, e il massimo sfogo della sua gelosia...

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