Deborah Luna Santarelli

Vincitrice della decima edizione del concorso “Scripta volant” con il suo racconto “La fata regalata” e del concorso di poesia “Il tiburtino” con la poesia “La morte dell’anima” per la rivista Orizzonti, distribuita da Feltrinelli, ha partecipato come ospite a vari eventi culturali in ambito gotico, con la lettura delle sue poesie e dei suoi racconti.A giugno 2012 l’uscita della sua prima raccolta: “I racconti del dormiveglia”, edita da ZONA Contemporanea.
Sito: https://www.facebook.com/lunagothicandromantic

Autore: Deborah Luna Santarelli
Serie: //
Edito da: ST Books (Collana: Giorno)
Prezzo: 0 €
Genere: Racconti
Pagine: 9 p.
Voto:

Trama: Tre racconti di genere fantasy dalle tinte gotiche: Il re del sangue, Il re saggio e L’angelo sovrano.
Recensione
di Debora
Il dolore non fu forte come le avevano detto. Dopo un po’, lasciò che la sua mente vagasse: immaginò di non trovarsi nella camera da letto del suo re, ma a casa sua, nel suo letto, e che quell’uomo non fosse il suo re, ma suo marito.
Ancora una volta con la recensione di questi racconti di diverso genere, dagli horror agli erotici, noi di Sognando Leggendo vogliamo dare spazio ai giovani talenti italiani e farvi anche conoscere l’impegno di Scrittevolmente.com, che assieme a GDS Edizioni ha creato il marchio ST-Books. Grazie a loro possiamo gustarci gratis dei bellissimi racconti, e quello di Deborah Luna Santarelli è uno di questi. Per dare un’occhiata andate qui: http://st-books.org/

Altra caratteristica comune che hanno tutti tre i racconti è che si svolgono all’interno delle mura domestiche anche se l’autrice si serve di flash back o di altri stratagemmi per raccontare ad esempio di fatti antecedenti che si sarebbero invece svolti all’esterno.
Nel racconto “L’angelo sovrano” è invece curioso vedere come si passi dalle descrizioni di ambienti interni allo sguardo su ambienti esterni; solo la finestra, che c’è nella stanza, ci permette di volgere l’attenzione sulle terre lontane. Ho particolarmente apprezzato questa maniera per allargare le descrizioni all’esterno.
Ogni finestra si affacciava su un paesaggio diverso. Da una delle finestre, tutto ciò che poteva vedere erano montagne, ghiaccio e neve. Un’altra mostrava colline, campi e pascoli tranquilli. Una terza si affacciava su di uno sterminato deserto.
Comunque tutte le descrizioni ci riportano in atmosfere tenebrose tipiche del romanzo gotico.
C’è un grande utilizzo di discorsi diretti, i personaggi tra di loro dialogano, parlano, discutono sui fatti che accadono. Allo stesso tempo troviamo anche parecchie descrizioni ricche di particolari. Insomma un buon mix equilibrato. Molto spesso l’autrice usa uno stile ironico, usando una forma pungente e amara di ironia, anche per raccontare fatti di per sé non così felici. Ma sdrammatizzare conviene! Tutto appare più interessante e stuzzicante agli occhi del lettore!
In questi racconti c’è sempre una certa suspense; l’autrice ci presenta i fatti e i personaggi un po’ per volta, ci presenta una situazione iniziale statica che poco per volta si evolve, e le cose appaiono più chiare al lettore.

Autore articolo: Debora
Lavoratrice (naturalmente precaria) nelle scuole materne, 27enne, che adora i bambini, i cani e naturalmente i libri e la lettura. Debora ama viaggiare ma data la precarietà preferisce farlo attraverso i libri.