Le Cronache del Fandom #1: My Mad Fat Diary

Creato il 04 febbraio 2014 da Annie_caffeine @annie_caffeine

Cari visitatori della Tana,oggi credo proprio di essermi inventata una nuova rubrica.
Chi di voi mi segue da un po' sa che sono una fangirl fatta e finita e che sarei capace di fangirlare praticamente su qualsiasi cosa (anche nella vita vera, ahimé!) e stamattina, dopo essermi alzata, mi è venuta l'idea per creare questa rubrica, interamente dedicata alle serie TV che seguo.
Non ho ancora stabilito che cadenza avrà, ma sapete che seguo moltissimi show in contemporanea sia con gli USA che con il Regno Unito, quindi diciamo che credo proprio di postare questa rubrica abbastanza spesso.
Prima di cominciare, per chi di voi non sapesse cos'è un fandom, (anche se per me il fandom è tutto e tutto è fandom) é un piccolo mondo, un piccolo regno per gli appassionati di una serie TV, un libro o una serie di libri, un artista musicale, un film o una serie di film e così via.
Da questa definizione capirete anche voi che, seppur inconsapevolmente, fate parte di qualche fandom, perché tutti abbiamo un film o un cantante preferito.
Di recente (Domenica sera, in pratica) ci sono ricascata. Sono entrata in un altro fandom.
Se anche voi siete delle fangirl o dei fanboy potrete facilmente capire il dramma: siamo praticamente delle calamite naturali per i fandom e cerchiamo di starne alla larga, ma una volta che ci entriamo, è la fine. Siamo ossessionati. Sviluppiamo un'immediata dipendenza da pagine facebook, fanvideo su youtube, fanart e fanfiction, e soprattutto da qualsiasi immagine/gif/citazione ci sia su Tumblr che riguardi il nuovo fandom.
Insomma, il fandom è nostra croce e delizia, vorremmo starne lontani ma non ci riusciamo.


Ma torniamo a me (non per essere egoista, ma non vorrei dilungarmi e tediarvi): Domenica sera sono entrata nel fandom di My Mad Fat Diary.Sapevo che la serie era uscita lo scorso anno, prodotta e trasmessa dalla rete inglese E4 (la stessa produttrice di Skins e Misfits, e quindi per me una garanzia), ma non l'avevo vista.
A riportarmela alla mente ci hanno pensato Amaranth, Angharad e Alaisse, che di recente ne hanno parlato in un loro post. Dopo aver chiuso erroneamente per cinque o sei volte la pagina dello streaming con il primo episodio e aver pensato che non era destino che la vedessi, verso le dieci di sera finalmente sono riuscita a cominciare a vederlo.
Adesso viene la parte divertente: ho terminato la serie alle tre del mattino di lunedì.
Okay, è anche vero che la prima stagione è formata soltanto da sei episodi da 45 minuti ciascuno circa, ma sono sicura che vi starete chiedendo cosa mi abbia portato a finire questa serie in una notte.
Ma andiamo con ordine:
La serie è ambientata nel 1996 e Rachel "Rae" Earl (Sharon Rooney), la protagonista, ha sedici anni e vive nel Licolnshire. E' appena uscia da un'ospedale psichiatrico. I motivi che l'hanno portata al ricovero sono diversi, e li scopriamo nel corso dei sei episodi della serie.
Proprio per continuare a curarsi anche fuori dall'ospedale, Rae deve comunque continuare le sue sedute con Kester Gill, uno psicologo molto sui generis ma anche molto simpatico, che diventa una figura molto importante per lei, anche se non vuole ammetterlo.
Uscire dall'ospedale per Rae è un momento fondamentale: lei vuole uscire e tornare alla normalità, ma allo stesso tempo è spaventata da quello che la aspetta fuori.
Ma Rae non ha molto tempo per riflettere: è appena rientrata quando incontra Chloe (Jodie Comer), la sua amica d'infanzia, che le fa conoscere la nuova comitiva di amici che ha. Ma Chloe non sa che Rae è stata in ospedale per quattro mesi, e non conosce il motivo che l'ha portata al ricovero.
Tra mille difficoltà e film mentali, per Rae comincia la sua "nuova" vita, alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi per non tornare in manicomio, qualcosa che la faccia uscire fuori e vivere come una normale adolescente.

Sulla trama non vi dico altro, o rischio di spoilerare, e non voglio rovinarvi la serie con anticipazioni varie.Posso dirvi però i motivi per cui è una serie assolutamente imperdibile:

1. E' un telefilm che si muove sulla stessa falsariga di Skins e tratta di diverseproblematiche adolescenziali, che un po' tutti abbiamo vissuto (gosh, sto invecchiando anch'io), dall'accettarsi al potersi esprimere senza aver paura del giudizio altrui e tanto, tanto altro.E' sicuramente una serie che racconta molto del mondo degli adolescenti, e lo fa tremendamente bene.
2. Ha una splendida colonna sonora. Ho sempre pensato che la musica inglese degli anni '90 fosse grandiosa, e in questa serie ci sono moltissimi brani che ho sempre amato e che ho riscoperto, dagli Oasis (di cui Rae è una grande fan) ai Placebo, dai Beastie Boys agli Offspring, dagli Stone Roses ai Radiohead e ai Blur, insomma, un vero tributo alla musica del periodo.
3. Non è un telefilm triste, ma è sicuramente molto intenso. Le emozioni che trasmette e la realtà che racconta arrivano dritti come un calcio allo stomaco: niente filtri.
4. Rae Earl. La protagonista della serie è un personaggio in cui tutti ci possiamo facilmente rispecchiare per alcuni aspetti, ma soprattutto è un personaggio ammirevole per molti motivi. Io mi sono rivista moltissimo in lei per molti lati del suo carattere (soprattutto per quanto riguarda la sua presunzione di ascoltare la migliore musica al mondo) e credo sia uno dei migliori personaggi che mai siano apparsi in una serie che ho visto.
5. Finn e Archie. Vi innamorerete di entrambi. Ripetutamente. In ogni scena in cui appaiono. Soprattutto delle lentiggini di Finn. E di Archie quando indossa gli occhiali da Nerd.

6. L'accento. Il bellissimo accento british che hanno tutti i personaggi. Credo che crei seriamente dipendenza.E poi ci sono tantissimi altri motivi, ma per scoprirli credo proprio che dovreste vedere la serie anche voi.

Una seconda serie del telefilm era stata annunciata per Febbraio, ma ancora non c'è nessuna data certa, e se volete saperlo sì, sto impazzendo perché voglio una data certa. Almeno mi metterei l'anima in pace.
Intanto, spero di riuscire a reperire il libro da cui è tratta la serie, My Fat Mad Teenage Diary della vera Rae Earl, che ha pubblicato nel 2007 i suoi diari adolescenziali scritti alla fine degli anni '80.
E per oggi, miei cari, direi di avervi trattenuti abbastanza con questo post.
Spero di non avervi annoiati e soprattutto spero che questa uova rubrica vi piaccia.
Ovviamente aspetto vostri pareri e impressioni sia sulla rubrica che sulla serie!
A presto!
P.S. Il blog ha raggiunto oggi la quota 300 lettori fissi!
Grazie, grazie mille a tutti voi che continuate a seguire i miei sproloqui letterari e non 
♥.

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