Cari visitatori della Tana,
come vi avevo già anticipato la scorsa settimana, la mia rubrica dedicata alle serie TV sarebbe tornata presto, e quindi anche oggi eccomi qua, a parlarvi di Skins, una delle mie serie preferite di sempre.
I temi che la serie tratta sono diversi e molto forti, e come nella tradizione della E4 (produttrice anche di My Mad Fat Diary e Misfits), la realtà e i problemi di questi ragazzi sono trattati senza filtri. Si passa dalle dipendenze da alcool e droga alla sessualità, dai disturbi mentali e della personalità ai disordini alimentari.I personaggi sono tutti interpretati da attori molto giovani, e devo dire che nel corso delle stagioni ho imparato ad amarli praticamente tutti.
Avendo un cast così ampio e personaggi così peculiari, è facile immedesimarsi in qualcuno di loro o nelle loro vicende.Inevitabilmente però alcuni dei personaggi mi sono rimasti nel cuore più di altri, perché più
affini a me o perché hanno vissuto esperienze simili alle mie.
In particolare ci sono Chris (Joe Dempsie) e Jal (Larissa Wilson) dalla prima generazione, Effy (Kaya Scodelario) , Freddie (Luke Pasqualino) e Cook (Jack O' Connell) dalla seconda e Franky (Dakota Blue Richards), Matty (Sebastian de Souza ) Grace (Jessica Sula) e Rich (Alexander Arnold) dalla terza.
Matty e Franky
Tutti loro hanno una storia più o meno difficile alle spalle e tutti devono affrontare dei problemi. Tra di loro si stringono legami forti e tutte le loro esperienze lasciano un segno in chi guarda la serie.Skins, come avrete capito, è una serie che arriva dritta al cuore e regala un sacco di emozioni, molto spesso anche contrastanti.La colonna sonora merita molto, soprattutto quella della quinta e sesta stagione, ricercata e azzeccatissima: si va dalla musica degli anni '80 e '90 a quella più recente, e quasi tutti sono brani di artisti inglesi. Come MMFD, anche in questa serie c'è un grande tributo alla musica made in UK.Altro punto di forza di questa serie è la fotografia, che personalmente ritengo ottima per una serie TV e soprattutto molto azzeccata rispetto ai temi che la serie vuole trattare.
In conclusione, Skins è una storia di amicizia, amore, odio, dipendenze, storie che nascono e che finiscono, nuovi inizi e finali imprevisti. E' la storia di tante vite di persone molto diverse tra di loro ma alla fine tutte in qualche modo legate tra loro.Prima di cominciare a vedere questa serie, sappiate che è capace di sorprendere, sempre.Non fatevi troppe aspettative, soprattutto perché è una serie in cui non tutto è come sembra e gli eventi sono capaci di prendere pieghe assolutamente inaspettate!
In particolare i season finale sono tutti memorabili, non ce n'è uno che io abbia dimenticato. Il mio preferito però resta quello della quarta stagione, che lascia veramente di stucco e da i brividi.
Credo proprio che abbiate capito che vi stra-consiglio di vedere questa serie.
Gli episodi non sono tantissimi (solo 69 in sette stagioni, praticamente la metà o anche meno di una serie americana media) e poi dato che ogni due stagioni le vicende dei personaggi trovano una conclusione è abbastanza semplice da recuperare per chi di voi voglia cominciare a vederla.
Inoltre dalla serie è stato tratto un libro, Skins: the novel, scritto da Ali Cronin, che riprende le vicende dei personaggi della seconda generazione durante l'estate tra la terza e la quarta stagione del telefilm, seguendo storyline che non sono riprese nella serie.
E per oggi credo proprio di aver detto abbastanza!
Spero di avervi tenuto compagnia con questo post e soprattutto spero che anche voi riusciate a vedere questa bellissima serie prima o poi.
Ovviamente sono curiosissima di sapere cosa ne pensate!