Sinossi Danny è l'anticristo, il figlio del diavolo per antonomasia, e vive sulla Terra come un comune mortale, gestendo una Tv via cavo e producendo serial televisivi. Certo, l'apocalisse è sempre dietro l'angolo, e fra la chiesa che sembra diventata un giocattolo e il figlio di Dio che pare non ricordare più nulla del suo passato, di speranze ce ne sono poche. Ma Danny è diverso, e in compagnia del suo amico Jimmy, un coniglio parlante, cerca in tutti i modi di rispettare quell'unica, sacrosanta legge, che si è imposto fin dalla sua nascita: rimanere fuori dagli affari del padre e fregarsene di tutte le profezie o assurdità bibliche. Eh sì, Danny è così. Se ne fotte delle richieste provenienti dall'inferno e preferisce godersi la vita. Fino a quando gli sarà possibile...
Impressioni
Beh, difficile non rimanere stregati da questa graphic novel.
Avevo avuto modo di conoscere Ennis e Burrows grazie a quel capolavoro che risponde al nome di Crossed, intuendo fin da subito che i due mi garbavano parecchio. Li sentivo vicini alle mie corde, al mio stile, e questo è la conferma delle mie sensazioni.
Qui non abbiamo pandemie o infezioni di proporzioni planetarie, stavolta andiamo oltre, spingendoci anche nell'aldilà, in quell'inferno e quel paradiso che spesso nominiamo o vediamo in qualche film o libro. Ma non aspettatevi di trovare qualcosa di accogliente. No no...
il personaggio di Danny è strutturato in maniera egregia, quasi perfetta, e insieme a Jimmy creano una delle coppie migliori dai tempi di Dylan e Groucho. Per non parlare di Jay, un Gesù rinato ma che, al contrario di duemila anni prima, si trova stavolta a dover combattere contro un nemico ben peggiore dei romani e le loro crocifissioni: il razzismo. E così si ritrova senza una parte di memoria, senza quei ricordi che gli direbbero chi è in realtà e quale sarebbe il suo scopo.
Il tratto dei disegni è perfetto, nitido e colorato in maniera egregia, un classico esempio di come rendere un'idea al meglio. Certo, da Burrows non mi aspetto nulla di meno, però mi sono ritrovato a fissare alcune tavole di questo volume per parecchi minuti, cercando di carpirne i particolari, le sfumature e le metafore nascoste.
Ispirato, questo è l'aggettivo che mi salta agli occhi per primo, un grande lavoro da cui traspare la volontà di stupire, scioccare e stravolgere. Se siete religiosi convinti, se l'ironia pesante anche se riflessiva vi disturba, non avvicinatevi a questa opera. La trovereste solo disgustosa e non riuscireste ad apprezzarne la profondità. Con questo non voglio dire che non possiate capirla, ma quello che vi trovereste a leggere sarebbe davvero duro da digerire, anche per i palati più scafati.