Le cronache di Wormwood
Di Jacen Burrows e Garth Ennis
BD Edizioni
144 pagine (colori), 13 euro
Danny Wormwood è un uomo di successo, produttore dei programmi più cool e controversi della televisione americana. Ama la sua fidanzata, anche se ogni tanto la tradisce con... Giovanna D’arco. Già, perché Wormwood è l’anticristo, il figlio di Satana destinato a scatenare l’apocalisse. Danny ha comunque piani diversi dal suo illustre genitore, non è minimamente interessato alla fine del mondo e preferisce trascorrere il tempo libero in un pub in compagnia del suo coniglio parlante e della reincarnazione di Gesù Cristo, un attivista di colore reso demente da una manganellata della polizia. Tutto normale, fino a quando un accordo tra il papa e il diavolo mette in moto un inesorabile ingranaggio, che costringerà Wormwood a lottare per sfuggire al proprio destino.
Commento
Un Anticristo che non ha voglia di fare il suo dovere e lavora come produttore televisivo.
Gesù reincarnato in un hippie rasta di colore.
Il Padre Eterno trasformato in un vecchio pazzo ammalato di autoerotismo compulsivo.
Un Papa depravato, alcolizzato e pornodipendente.
Un coniglio parlante che si diverte a insultare i fans di Star Wars sui forum dedicati alla nota saga.
Un barista col pene al posto del naso.
Questi sono alcuni degli elementi de Le cronache di Wormwood, ennesima genialata di Garth Ennis, pubblicata in Italia dai tizi della BD.
Incominciamo a dire che non è un fumetto adatto a tutti. Chi ha una sensibilità delicata su argomenti quali la religione, il sesso e la morale dovrebbe evitarlo come la peste. C'è di che rimanere offesi.
Per tutti gli altri, Wormwood sarà una bella cavalcata nel fantastico più irriverente ed esplicito, ma non privo di spunti filosofici e anche toccanti.
Come riportato nella sinossi, l'Anticristo vive tra noi, ma non ha alcuna intenzione di svolgere il compito per cui suo padre – Satana – l'ha messo al mondo. Anzi, a dirla tutta il nostro Danny Wormwood ha stretto amicizia con quello che in teoria dovrebbe essere il suo più acerrimo nemico, Gesù. I due si trovano abitualmente in un bar di New York per bere insieme e per parlare di quanto sia difficile sfuggire ai ruoli imposti a entrambi dai rispettivi padri.
Ma Satana non ha intenzione di lasciare che questa amicizia contro natura rovini i suoi piani per l'Apocalisse. Per assurdo, il diavolo troverà il suo migliore alleato nelle stanze vaticane, dove si è da poco insediato un Papa australiano che non si fa mancare nessun vizio: sesso con le suore, alcolismo, droga, torpiloquio, profanazione delle reliquie, corruzione.
Il cocktail è esplosivo ed Ennis lo miscela alla grande. Se si superano le prime pagine, un po' ostiche a livello di dialoghi, c'è di tutto per lasciarsi andare a un bel trip di cui rimarrà molto, una volta arrivati alla fine. Sia a livello di divertimento che, perché no, di riflessioni. Si parla del caro, vecchio libero arbitrio, e del concetto di bene e male, con tutte le sfumature che stanno nel mezzo. Ma Ennis lo fa senza predicozzi indigesti e banalità assortite.
Contribuisce alla buon riuscita dell'insieme anche la bravura di Jacen Burrows, autore di disegni validissimi. Il meglio di sé lo dà raffigurando le immagini infernali, roba che perfino Dante non avrebbe avuto l'ardire di immaginare. Memorabile la comparsa di Satana su un'enorme trono mobile caricato sulle spalle dei “defunti Re della terra”: Bush, Pinochet, Saddam, Gorbaciov, Khomeini, la Thatcher e via dicendo. Questa singola tavola da sola varrebbe l'acquisto del volume. Ma per fortuna c'è ben altro.
Non fatevelo mancare.