Le cronache (estive) di Busto Arsizio

Da Simonaruffini

È la prima volta nella mia vita che trascorro la stragrande maggioranza dell’estate nella cara, vecchia, sottovalutata (o sopravvalutata, dipende dai punti di vista) Busto Arsizio.
Ho peccato di presunzionePensavo che mi sarei ritrovata a fissare il vuoto per l’intera giornata aspettando solo di addormentarmi per vivere fantastiche avventure nel mondo onirico tanto amato da Freud. Devo ammettere, invece, di aver scoperto tante piccole cose.
Innanzitutto, vorrei annunciare con immenso orgoglio che ho imparato a fare la lavatrice. Contro qualsiasi pronostico, non ho fatto restringere nulla e nessun capo ha cambiato drasticamente colore ( cosa che tutt’ora succede con gli slip nuovi quando interviene la magica mano di Fata Mamma Colorinda).
Essendo a casa sola con il fidanzatino e la nonnina, ho provveduto a cucinare, cosa altrettanto straordinaria. Ammetto che alcune volte ho dovuto spalancare le finestre perché qualche cosina stava bruciando e la cucina sembrava immersa nella tipica nebbia fitta della Val Padana. Ma nonostante questi piccoli incidenti di percorso sono ad un passo dal riuscire ad impiattare (come direbbe Cracco) la pasta dalla cottura perfetta. 
A casa non c’è la lavastoviglie. Sento già le vostre esclamazioni di stupore:
“OH MIO DIO”“Ma questa dove vive? Nella penisola del Kamčatka?”

Beh, non avete tutti i torti. Siamo nell’era delle super tecnologie dove la luce si può spegnere/accendere con un battito di mani, quindi è più che normale pensare che non avere la lavastoviglie sia una specie di disgrazia. La pensavo anche io così, infatti avevo sviluppato una sorta di fobia per il lavaggio di piatti e stoviglie. Mi ero già attrezzata con montagne di piatti di plastica, ma, da brava psicologa ho affrontato la repulsione, armandomi di spugna e detersivo. Da un estremo all’altro (questa è un’atra prova schiacciante di quanto sia bipolare): sono diventata una maniaca della pulizia in cucina, tanto che il fidanzato ha dovuto separarmi a forza dallo Chantecler.
Per far compagnia alla mia dolce (si fa per dire) nonnina, ho rispolverato le carte da Canasta. Devo ammettere che mi sono fatta battere più volte da una vecchietta di quasi ottant’anni che ormai ha qualche problemino di memoria. Però non ditelo a nessuno eh. Mi fido.
Altro evento epocale. Una delle donne che ha fatto la storia negli ultimi 25 anni ha lasciato per sempre lo schermo televisivo. Sto parlando dell’intramontabile e unica Stephanie Forrester. Questa donna ha iniziato ad essere la mamma del Mascellone più famoso della TV (Ridge) quando non ero ancora nata (in realtà, già nello stato fetale seguivo la soap opera. Grazie Mamy). Se volete iniziare a vedere Beautiful, nessun problema! Questo videoillustra in modo efficace ed efficiente la contorta e incestuosa vita dei plastificati personaggi americani.
L'estate non è ancora finita...Magari entro Settembre sarò in grado di preparare anche un salame al cioccolato.Senza sale, magari.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Casting Keyrà: resoconto e riflessioni sull'autostima del corpo femminile

    Ilaria Zanotti - KeyràQualche settimana fa sono stata contattata dall'ufficio stampa della Keyrà "la linea curvy fast fashion di Alberto Cacciari,... Leggere il seguito

    Il 09 luglio 2013 da   Susanna Murray
    PER LEI, PSICOLOGIA
  • Le immagini davanti agli occhi

    Ho bisogno di comprare il biglietto aereo della partenza. Ho bisogno di un pezzo di carta che mi dica che ad Ottobre sarò dall'altra parte del mondo. Sto... Leggere il seguito

    Il 31 maggio 2013 da   Simonaruffini
    PSICOLOGIA
  • Essere o apparire?

    Nelle ultime decadi la nostra società è spesso definita "dell'apparire", una definizione che mette in risalto quanto l'aspetto esteriore delle persone sia il pi... Leggere il seguito

    Il 12 maggio 2013 da   Sessuologiacagliari
    BELLEZZA, CULTURA, PER LEI, PSICOLOGIA, SALUTE E BENESSERE, SESSUALITÀ, SOCIETÀ
  • La sindrome di savant, l’idiota sapiente

    di Claudia Boddi La sindrome di savant, detta anche “savantismo” o sindrome dell’idiot savant (dell’idiota sapiente) è un disturbo cognitivo e della relazione... Leggere il seguito

    Il 21 marzo 2013 da   Postpopuli
    PSICOLOGIA, RICERCA, SALUTE E BENESSERE, SCIENZE
  • 6 film sulla schizofrenia, dal Solista a Birdy – parte 2

    Come detto nella prima parte di questo articolo, nei film sulla schizofrenia le persone che soffrono di questo disturbo sono spesso descritte in modo negativo,... Leggere il seguito

    Il 17 dicembre 2012 da   Quipsicologia
    CINEMA, PSICOLOGIA, SALUTE E BENESSERE
  • Your beautiful eyes…

    C’è da perdersi nelle spettacolari gallerie fotografiche del fotografo Suren Manvelyan, ma la più sorprendente, secondo me, è quella dedicata agli occhi. Che... Leggere il seguito

    Il 02 luglio 2012 da   Ciraolo
    PSICOLOGIA, SALUTE E BENESSERE