Magazine Italiani nel Mondo

Le Decisioni Si Prendono Di Domenica

Creato il 01 febbraio 2015 da Sunday @EliSundayAnne

Il sabato c’è sempre qualcosa da fare: delle faccende da sbrigare, i negozi non sono chiusi, e così la palestra; e poi c’è l’idea che l’indomani ci si riposa, e allora le cose importanti le puoi fare tranquillamente domani.

Ma quando la domenica arriva, vorresti che la abolissero dal calendario. Niente è più desolante della domenica. Luca Goldoni disse che la domenica è la prova generale della pensione: per una che insegue la passione – non la pensione, è tutto dire.

cambiare vita mangia prega ama

La mattina te la prendi con calma: tanto poi hai il pomeriggio per mettere a posto, per mandare quell’email, per scrivere quel post, per archiviare le bollette, per pulire il bagno. E così ciondoli dal letto alla cucina, finisci di fare colazione alle dieci, leggi il giornale del giorno prima – che ieri l’hai comprato ma mica l’hai letto, tanto hai tempo di leggerlo domani.

Un rumore sulle scale: sono quelli del piano di sopra che stanno andando a messa. Conosci il loro passo: quello frettoloso della mamma, quello pacato del papà, quello giocoso dei due bambini (che stanno già litigando). Tu li guardi da dietro la finestra, in pigiama, e ti sale un po’ di ansia: quando sarà mai stata l’ultima volta che sei andata a messa? Ah sì, ora ricordi: quando tua madre ti ha obbligata ad accompagnarla a messa di trigesima in ricordo di Magna Maria, una vecchia zia (magna) amica della nonna, che non ho mai capito perché chiamassero Maria se il suo nome era Graziella.

Fatto sta che l’avevi accompagnata, in quella frazione di duemila anime sperduta nella campagna, e la vista di tutte quelle magne fresche di bigodi, con i capelli mogano sbiadito di tinta fatta in casa e lo sguardo da giudice ti aveva ricordato il perché eri fuggita via, dopo la laurea. In fondo, ogni famiglia ha una pecora nera che si rispetti, no?

Anche le tortore appoggiate sul filo della biancheria emettono un suono diverso, la domenica. E’ meno gioioso, meno festante. Sono forse annoiate anche loro?

Poi vai a mangiare dai tuoi, ti rimpinzi di pasta al forno, cotolette impanate, cavolfiori fritti, semolino dolce, crostata, insomma di tutte quelle cose buone e pesanti che mangiavi da piccola. Poi torni a casa. Ed è il vuoto.

Nulla fa più rumore di quel vuoto che senti nel cuore, la domenica.

Passano meno macchine, in strada. Meno uccelli nel cielo. C’è meno di tutto. Anche di energia.

E non è che cambiando paese, la domenica diventa all’improvviso un giorno allegro: la domenica è domenica ovunque. Anche quando è venerdì perché vivi in un paese musulmano. Un amico iraniano mi disse che a Teheran la chiamano “La noia del venerdì”. Io l’ho provata a Muscat, e non posso dargli torto.

Ti siedi al computer, ma quell’email non riesci a scriverla.

Vai in cucina e mangi un biscotto.

Torni nello studio, guardi le bollette, e il solo pensiero di prendere il faldone dei documenti di dà alla nausea.

Controlli le pagine Facebook degli altri.

Poi cos’hanno scritto su Twitter.

Vuoi non controllare anche Google+?

Vai in cucina e ti prepari un tè.

cambiare  vita

Mandi un messaggio su WhatsApp per indagare se anche l’amica ha la D.D.D., Depressione Della Domenica.

Non ti senti ispirata a scrivere, metti poi la sveglia domani alle cinque, và.

E allora a sto punto lo lavi domani mattina, il bagno.

Mentre sciabatti fino alla scrivania, senti l’insoddisfazione che si taglia con il coltello. Tutte le stanze ne sono pervase, come se non cambiassi aria da tempo. Forse è ora di aprire le finestre: ci vuole aria fresca. Aria nuova.

Il giro dei blog degli italiani espatriati l’hai già fatto, e per l’ennesima volta. A differenza di tre anni fa, però, oggi sai che, se vuoi, lo puoi fare. 

Tutte le paure che avevi oggi ci sono ancora, ma non ti spaventano più come allora. Fatto una volta, rifarlo una seconda è meno difficile.

E’ come quando hai ricominciato a fare yoga: metterti le scarpe e uscire di casa dopo una giornata pesante è stato difficilissimo. Hai dovuto forzare te stessa, la paura di non farcela a fare uno yoga che immaginavi troppo difficile (Ashtanga) ti paralizzava, insieme alla pigrizia. Per poi scoprire che non solo lo puoi fare, ma che è bellissimo ed è lo yoga che fa per te. E ora per nulla al mondo mancheresti a quelle lezioni. E se quest’estate te ne andassi a farlo in India? E se facessi un biglietto di sola andata e non tornassi più?

Che opportunità ti saresti persa, avessi ascoltato la paura!

La scrivania è piena di foglietti, di libri e di post-it. Ormai hai letto tutto ciò che ti serviva. Ormai hai la nausea delle citazioni, dei consigli, dei blog degli altri. Di quella finestra della ricerca voli sempre aperta sul computer, a ogni ora del giorno, da quando ti siedi alla scrivania a quando torni a casa la sera.

L’unica persona che può ostacolarti sei tu.

Click To Tweet

Forse è ora di smettere di cliccare su “Cerca”: è ora di cliccare su “Acquista”.

Le decisioni si prendono quando si è stufi di fare una vita con la marcia sempre in folle. Le domeniche sono uguali ovunque, è vero.

Ma chi l’ha detto che tu non possa preferire di annoiarti in un altro posto nel mondo?

Fonte immagine @Columbia Pictures

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :