Mattea e il cuore che ha fame d’amore
Mattea è una donna che gira per le strade di Firenze scacciata da tutti. Tutti le urlando contro epiteti ingiuriosi e offensivi tirandole addosso di tutto perché lei è la stracciona, la pezzente, la mendicante, da scacciare a ogni costo, forse proprio perché spaventa l’idea che quel che è successo a lei, a Mattea, può succedere anche a loro. Basta poco in fondo. Un rapporto andato male, una storia finita nel modo sbagliato e tutti possono diventare un’altra versione di Mattea. È questo che spinge le persone a respingerla coprendola di insulti e di cose lanciate addosso. Gli unici che non respingono Mattea sono le strade, i vicoli e gli edifici di Firenze. E poi, ultimo in ordine di apparizione ma non certo di importanza, c’è lui, l’Arno. Il fiume che ha attraverso la storia raccogliendo sogni e aneliti di un’infinità di persone, dai nobili agli straccioni. L’Arno è la destinazione finale alla quale Mattea, la protagonista del meraviglioso racconto breve “Le distanze di ieri“, uscito dalla penna, dal talento e dalla sensibilità di Alessio Fabbri, un racconto scaricabile gratuitamente del blog di Alessio, giunge. E proprio sul Ponte Vecchio Mattea ha l’ultimo scontro della sua giornata. Suoi antagonisti sono una coppia di innamorati che si stanno scambiando effusioni proprio lì sul ponte e che lei scaccia perché non guastino, con il loro sentimento, quel sentimento che per lei solo fonte di amarissimi ricordi, il luogo che lei ritiene suo. I due, maltrattati da Mattea, minacciano di denunciarla ma poi “sono loro a fuggir via”. Anche loro fuggono da quella donna che li spaventa e non solo per il modo violento con il quale li ha trattati.
In conclusione permettetemi di fare i miei più vivi e sentiti complimenti ad Alessio Fabbri, scrittore ricco di sensibilità e talento e di augurargli tutta la fortuna e il successo che merita!