Di seguito la prima risposta ad alcune domande che Luigi Metropoli mi ha posto per twoorty. Chi volesse leggere l’intervista completa non deve fare altro che effettuare il log-in a questo link http://www.twoorty.com/ e cercare il seguito dell’intervista sulla bacheca di Luigi Metropoli o sulla mia.
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L.M.: Viviana Scarinci: poetessa, scrittrice, operatrice culturale, libraia… Il tuo rapporto con la poesia è totalizzante, al punto che dici di leggere quasi esclusivamente versi. Chi ti segue sulle pagine del tuo blog, di associazione poetica, di facebook sa anche che privilegi versi “al femminile”. Proviamo a raccontare anche ai nuovi lettori di twoorty su quali fondamenta si è costruita la Viviana Scarinci poetessa.
V.S.: Sì, il mio rapporto con la poesia è totalizzante e anche abbastanza antico. Ne leggo molta e da quando ero molto giovane. Lo faccio perché mi piace ed è una necessità alla quale tento di costringere tutti quelli che si avventurano nei paraggi. Qui ti rispondo con le parole di Forugh Forroxzād una poetessa persiana, che ho molto studiato: “Quando io scrivo non penso al mio essere donna: questo fatto entra nella mia poesia in modo inconscio e involontario”. Il genere maschile o femminile anche per me conta nulla se non risulta da una poesia che ne venga chiaramente animata a posteriori da una qualche necessità. Le sbavature e le dissonanze, quando in una poesia si lascia mano libera a un’eccessiva consapevolezza di genere, sono tra i fenomeni che meno mi interessano di questa contemporaneità.
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Cos’è twoorty spiegato da Luigi Metropoli
Se un social network privilegia, di solito, l’allacciamento di amicizie sulla base di conoscenza diretta o indiretta e punta al contatto più che alla scrittura e alla produzione di articoli, twoorty punta a sviluppare canali tematici interconnessi con la possibilità di condividere informazioni su quegli stessi temi. E’ sulla base degli articoli e degli interessi che uno decide di entrare in contatto (…). In più, laddove tutti i social sono orientati a un eccessivo personalismo (…), twoorty tenta di recuperare tutto ciò che il web ha disperso coi social negli ultimi 3-4 anni, ovvero la capacità di fare informazione affidabile, di produrre contenuti di qualità, di privilegiare l’approfondimento anziché la dispersione, la sedimentazione anziché la volatilizzazione. In sostanza è come se, in uno spazio social, vi offrisse i contenuti e la struttura di un blog: gli articoli sono diffusi e inviati nel momento stesso della pubblicazione a tutti gli utenti che hanno gli stessi interessi taggati nell’articolo. In più, per una forma di democrazia “diretta”, i lettori votano la qualità degli articoli e di chi li produce, generando un punteggio di affidabilità sull’utente. I servizi e le novità sono comunque tanti e di volta in volta se ne scopriranno di nuovi. Credo possa interessare a tutti quelli che lavorano tra giornalismo, editoria, vivono con e di parole, e anche a tutti coloro che hanno passioni e interessi specifici che vogliono condividere e su cui vogliono confrontarsi con altri.