Magazine Pari Opportunità

Le donne come curatrici

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Le donne come curatrici

Un’altra pubblicità sessista avvistata in un distributore automatico. Un pò riprende la cultura softpornografica un pò relega le donne alla cura degli altri.

Una donna rappresentata nelle vesti di un infermiera non fa altro che confermare il retaggio patriarcale dove una donna non poteva avere competenze professionali da medico e doveva avere un ruolo subordinato all’uomo, anche sessualmente. Da qui nasce l’infermiera sexy, quell’immagine che ci toglie autorevolezza professionale oltre che esistenziale.

Non so se avete notato, i mestieri a noi affidati dall’immaginario erotico maschile sono subordinati a quelli dell”uomo o si tratta di un ruolo di cura:

La segretaria

La casalinga odierna  in tacchi a spillo

L’infermiera

La marinaretta

La sexy hostess

Cameriera

Professoressa

eccetera..

Nel mondo odierno vengono erotizzati i ruoli che sono appannaggio maschile. Erotizzati perchè è difficile per gli uomini immaginarci ad eseguire un ruolo considerato prettamente maschile. Questi sono nuovi  stereotipi sessisti che si spacciano perfino per emancipatori.

Muratore

Pilota

Pirata

Poliziotto

Gangster

Medico

Calciatore

Eccetera…

Tornando a noi la pubblicità mi sembra molto offensiva. Le donne viste sempre come un qualcosa pronto a soddisfare gli uomini. Magari quegli uomini violenti che tornano a casa ubriachi e  picchiano, stuprano o uccidono le donne perché secondo l’aspettativa sociale devono “curarli” dalle sbornie e dai loro problemi ed essere disponibili sessualmente.



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