“Ancora un bacio, Vulcano....
così che mi sia dato assaporare a bocca piena
e sentirmi sulle guancie il vasto ardore
dei tuoi abissi! Eccomi pieno di te!
Mi sento nelle vene e porto con me
la porpora schiumante di tutte le aurore della terra!
Le mie orecchie sono gonfie dell'ondulosa sinfonia
delle tue fiamme discordanti
che si slanciano a meraviglia
in lunghi accordi serici....”
Da “L’aeroplano del Papa”, Filippo Tommaso Marinetti
Da Ribolle l'Etna di zolfi ardenti...
Per venerdì 17 dicembre è prevista a Roma una bella iniziativa, cui partecipiamo anche noi come Tenuta di Fessina: “Donne, Territori e Vini di Sicilia”, l’elemento femminile del tessuto produttivo vitivinicolo della Sicilia come punto di forza in termini di innovazione e competizione, con particolare attenzione al rapporto e alla funzione di rappresentanza del vino dell’isola sui mercati del mondo.
Nella “Giornata mondiale della donna rurale”, occasione importante dedicata alla figura femminile in agricoltura che l’Istituto della Vite e del Vino della Regione Siciliana ha deciso di dedicare, con una serie di appuntamenti di scena a Roma, alle donne del vino di Sicilia (info: www.vitevino.it), si terrà al Ministero delle Politiche Agricole, con l’edizione n. 10, il Premio “De@Terra” che il Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan consegnerà a cinque imprenditrici agricole come segno di incoraggiamento allo sviluppo dell’imprenditoria agricola femminile e quale riconoscimento alle imprenditrici dell’impegno profuso e dei risultati conseguiti.
A Palazzo Ruggeri, la ristorazione romana incontra “Donne, territori e Vini di Sicilia”, con degustazioni in collaborazione con Ais - Associazione Italiana Sommelier di Roma.
Nella “Terrazza Civita” il talk show “Le donne del vino siciliano: ambasciatrici della Sicilia nel mondo”. Palazzo Ruggieri ospiterà anche la cena di gala “Sapori e Vini di Sicilia si incontrano”, a cura dello chef Natale Giunta ed in collaborazione con Ais Roma.
A rappresentare il “femminile” della Sicilia del vino ci saranno: Carmela Dibella della cantina Icone (Noto), Vinzia di Gaetano di Firriato (Trapani ed Isole Egadi), insieme a Laura Savoca di Gigliotto (Piazza Armerina), Mirella Tamburello di Tamburello (Monreale), Enza Laufaci di Laufaci (Messina Faro), Mariangela Cambria di Cottanera (Etna), e da Lilly Fazio di Fazio (Erice) a Carolina Cucurullo di Masseria del Feudo (Agrigento), da Marilena Barbera di Barbera (Menfi e Lago Arancio) a Silvia Maestrelli di Tenuta di Fessina (Etna), da Stefania Lena di Fatascià (Monreale) a Francesca Tonnino di Tonnino (Segesta), da Caterina Tamburello di Pellegrino (Marsala) a Rita Russo di Limonio (Monreale), fino a Annamaria e Clara Sala di Gorghi Tondi (Mazara del Vallo), Margherita Platania di Feudo Cavalieri (Etna), Paola Lantieri di Punta dell’Ufala (Isole Eolie) e Silvana Conte di Conte Alambicco di Sicilia (Marsala).
Per la zona della Muntagna – l’ Etna, territorio unico, microcosmo che dà origine a vini di tradizione antichissima, con caratteristiche sempre diverse – saranno presenti, oltre a me, Mariangela Cambria per Cottanera e Margherita Platania per Feudo Cavalieri.
La nostra Tenuta di Fessina partecipa alla degustazione dei vini siciliani con i vini Etna DOC Erse 2009 e Il Musmeci 2007, oltre ad Ero 2009, da Nero d’Avola in purezza.
Dalla presentazione dell’iniziativa:
“È uno dei luoghi naturalisticamente più importanti d’Italia, data la presenza del vulcano attivo più alto d’Europa. Questa terra purpurea come la lava, unica al mondo, va dall’Etna ai caratteristici paesi: comuni antichi, ricchi di storia, beni artistici ed ambientali. Questo luogo si racconta attraverso i suoi ambienti differenti per morfologia e tipologia: le sue coltivazioni fino a mille metri, le colline, i fitti boschi, i tornanti che cingono il monte, i rigogliosi frutteti e le coltivazioni di pistacchi, i caratteristici muri a secco di nera pietra lavica, le zone brulle e quelle urbanizzate. E anche di come non abbia eguali nella viticoltura: alle pendici del vulcano si producono vini dalle caratteristiche sempre diverse, grazie al gioco dei climi e dei suoli che fanno dell’Etna un piccolo continente. Una viticultura di montagna praticata in piena fascia solare, con condizioni pedoclimatiche uniche ed irripetibili, fa dell’Etna la nuova frontiera dell’eccellenza enologica siciliana. Ad interpretarla alcuni marchi storici del vulcano come Benanti, Cottanera, Scamacca del Murgo, Torre Palino ma anche dinastie del vino siciliano che in quelle terre nere hanno voluto investire come Firriato, Tasca d’Almerita e Planeta. Qui la viticoltura ha origini antichissime. Inoltre, il vino dell’Etna, nelle sue tre tipologie rosso, bianco e bianco superiore, inoltre, è stato il primo vino siciliano da tavola ad ottenere il riconoscimento della denominazione d’origine. Vini unici al mondo, frutto di una viticoltura eroica, con cultivar autoctone per eccellenza, Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante che soltanto il territorio etneo può esprimere al massimo”.
Presentazione i' Vigne Di Fessina - Ita