1921 un ‘enorme crisi economica porta la Germania alla disoccupazione e alla disperazione, Hitler alimenta il pensiero tedesco con brutali discorsi contro la democrazia. Vuole il potere. I suoi comizi sono molto violenti. Tutto ciò che diceva in pubblico mirava a sollecitare il sì o il no e a negare le eccezioni, le riserve e i compromessi. Al centro della teoria di Hitler stava l’idea della razza. La guerra è l’espressione naturale e necessaria di questa lotta in cui il vincitore, cioè la razza più forte, ha il diritto di dominare. L’unico scopo dello stato è mantenere sana e pura la razza e creare le condizioni migliori per la lotta per la supremazia, cioè per la guerra. E la guerra è l’unica cosa che può dare un senso più nobile all’esistenza di un popolo. Era l’uomo che le tedesche volevano e per lui le donne erano esseri da dominare, nessun sentimento. Non amò nessuno al di fuori della sua Germania, ma fu l’oggetto del desiderio di molte donne, alcune vicine al suo entourage e altre facenti parte dell’elettorato femminile attivo. Di alcune di esse si servì per fini prettamente politici, di altre probabilmente si infatuò, ma di una sola si fidò fino alla fine: Eva Braun. La Braun fu l’unica donna ad avere il privilegio di stare accanto all’uomo più potente e inviso del mondo, dal 1937 al 1944.
Geli Raubal è la nipote/amante ventitreenne, che Hitler tiene in ostaggio nel suo chalet di montagna. E’ gelosissimo. Lei si suicida. Subito dopo arriva Eva, 17 anni, è spensierata e ama il potere. Hitler ne ha 43. La sistema ma, non la sposa, passa le giornate ad attendere colui che è devoto al Reich. E’ all’apice del successo in una Germania che non tollera le donne se non nel ruolo di compagne o procreatrici della razza superiore. La popolazione femminile è incantata non da Hitler ma, dalla sua rappresentazione, l’archetipo della perfezione. L’uomo mandato dalla provvidenza. E’ cancelliere e il terrore diviene la sua politica. Anche le donne ne pagarono il prezzo, in mezzo ai suoi grandiosi progetti, nell’illusione della prosperità, il gentil sesso diventa un mezzo. Adora le trecce bionde. Prevale l’idea di salute e bellezza. Sei giovane, bella, sana, grazie a te la razza sarà perfetta e tutto ciò in nome della moralità. Chi si poteva opporre?
Sterminare gli ebrei e popolare il mondo con la razza ariana è il sogno di Hitler. Le SS creano le tecniche per incrementare il Reich e purificare la razza. Criteri razziali che vengono applicati alla procreazione. Le donne erano entusiaste di donare i figli al partito. Giovani femmine con tratti somatici nordici vengono selezionate ed elette a macchine riproduttive nei “bordelli nazisti” . Visione normale quando credi nell’ideale nazista, ti senti fiera di avere un figlio da Hitler. La propaganda folle, strumentalizza la maternità. Le donne non sono persone ma, bestie da riproduzione. Questa idea utopica causò la tragedia di massa e i tedeschi vennero manipolati dall’istruzione e dalla propaganda che aveva il controllo totale anche della stampa. Sfilate, stendardi, slogan, tutto in nome della mitologia teutonica.
Magda Goebbels, affascina Hitler, è intelligente. Una donna desiderata da Hitler e che desidera Hitler, ma ambiziosa e vulnerabile, sposata ad uno degli uomini più fidati del partito. Non le è concesso commettere errori. Ma la linea di demarcazione tra ragione e follia è davvero sottile e precaria. Diventa l’icona del Terzo Reich, la first lady del partito.
1940 la violenza sta per invadere la Francia. Hitler è certo della vittoria totale e le vittime civili, donne e bambini non hanno valore. La Francia si arrende. Hitler è l’uomo più forte d’Europa. La gente di Berlino è entusiasta, le donne in delirio, ma, è l’inizio della fine. Gli anni a seguire saranno meno eclatanti. Vuole anche l’Unione Sovietica, Eva sta per essere nuovamente abbandonata, il suo Adolf torna in guerra. L’invasione è sanguinosa, l’inverno russo terribile. Le bionde infermiere devono lavorare con instancabile devozione, la propagamda non si ferma mai. Le vedove sono sempre di più e lo spirito di sacrificio prevale su tutto. Diventa un servizio/dovere richiesto alle donne.
Gli alleati decidono di mettere la parola fine alla follia nazista. Le perdite sono colossali. Le donne si sentono tradite e poche capiscono di aver contribuito ad un crimine. Hiltler diventa sempre più debole, sta andando a picco. 1944 gli alleati sbarcano in Normandia e nel 1945, liberano i campi svelando al mondo l’abominio di morte. Le donne iniziano a prendere coscienza dell’indottrinamento. E’ il tempo della resa dei conti ma, le fanatiche vogliono stare vicino al Fuher e partecipano alla guerra, molte vengono stuprate dai russi. Tutto è perduto. Hitler si barrica nel bunker con l’ultima delle sue fanatiche, la sposa e si suicidano.
Infine la popolazione femminile, venne ripagata con il disprezzo del mondo. Le donne pagarono caro il prezzo della loro adesine alla dottrina nazista ma, furono anche quelle che coraggiosamente, si rimboccarono le maniche e ricostruirono la Germania mentre gli uomini erano prigionieri. Ma che dire dei 50 milioni di esseri umani trucidati, bruciati, uccisi barbaramente; chi farà loro giustizia?