Le donne di Plutonia: Maria Sharapova

Creato il 06 maggio 2012 da Mcnab75

Non ho una grande predilizione – parlo del mero lato estetico – per le sportive. Corpi troppo androgini, troppo muscolosi.
Poi però ci sono le eccezioni. Per quel che mi riguarda la più importante riguarda la tennista russa Maria Sharapova.
Che poi a essere precisi Maria è nata in Siberia e ha origini bielorusse. La solita miscela di etnie e corredi genetici che crea meraviglie, alla faccia dei razzisti e degli xenofobi.
I suoi genitori abitavano in un paesino drammaticamente vicino alla centrale di Chernobyl. Nel 1986, a seguito del terribile incidente nucleare, lasciarono la Bielorussia e si trasferirono in Siberia, dove l’anno successivo (1987) nacque Maria.
A soli sei anni l’incontro con la campionessa di tennis Martina Navratilova le cambiò la vita. La Navratilova le consigliò di trasferirsi negli USA per sfruttare al meglio tutte le sue potenzialità. I genitori di Maria seguirono questo consiglio: è così che è nata – sportivamente – parlando, un’atleta straordinaria.
Nel 2004 vince Wimbledon, risultando una delle tre più giovani tenniste ad aver portato a casa l’ambito trofeo. Da allora i successi si accumulano: US Open (2006), Australian Open (2008), una marea di competizioni minori, più diversi doppi e diverse finali perse di poco. 
La Sharapova hal’abitudine di emettere forti gemiti ogni volta che in gioco colpisce la palla. Le sue urla, misurate, raggiungono i 105 decibel. In molti ci vedono qualcosa di erotico, in tutto ciò.
Oltre alla carriera sportiva Maria si è dedicata ad altro. E’ una testimonial di diversi importanti marchi d’abbigliamento e si è dilettata anche come fotomodella. Eppure Maria non ha dimenticato le sue origini: la russa ha anche promosso e inaugurato, nell’estate del 2006, una fondazione intitolata a suo nome, sul modello di quelle promosse da Agassi assieme alla moglie Steffi Graf e da altri tennisti, per occuparsi di lotta alla povertà e aiuto ai bambini in difficoltà.
Come nota di colore personale aggiungo che ho “disegnato” una nuova Super dell’universo di Due minuti a mezzanotte sulle sembianze di Maria. Si chiama Sibir e la conoscerete domani.


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