Magazine Talenti
Galla Placidia è una delle figure più luminose della storia romana, ed è l' indiscussa regina di Ravenna, regina dei romani e regina dei barbari. Ella fu anche una saggia imperatrice ed una fervente cristiana, lo splendido Mausoleo di Ravenna è la testimonianza visiva della sua Fede.
A Galla Placidia sono legate anche due leggende
Galla Placidia recandosi per mare da Costantinopoli a Ravenna, nel 424, con la figlia Giusta Onoria e il figlio Valentiniano, cui era stato assegnato l'impero d'Occidente, fu colta da una furiosa tempesta. Invocò ella il soccorso dell'Evangelista Giovanni, e, nel pericolo, fece voto che scampando gli avrebbe fatto costruire e dedicata una grande basilica. Giunta coi suoi a Ravenna, sciolse la solenne promessa e costruì la chiesa dedicata al Santo. Nei mosaici oggi perduti, “si vedeva in alto il Redentore con San Giovanni Evangelista; a sinistra, la nave con i personaggi della famiglia imperiale, assalita dalla tempesta, e, a destra, la stessa nave con gli stessi personaggi salvati dal santo a reggere la prora”.
La seconda leggenda.
“In una Vita di s. Barbaziano, composta a Ravenna forse nel secolo X, si legge che, quando Galla Placidia ebbe edificata la chiesa di San Giovanni Evangelista, venne in gran pensiero perché non si trovavano reliquie del corpo dell'Apostolo. Allora l'Imperatrice si consiglia con Barbaziano, prete e suo confessore, e, insieme, con veglie e preghiere chiedono a Dio che mostri loro dove siano reliquie del santo. Durante le notturne «incubazioni» Barbaziano vede, per primo, una figura in fulgide vesti, con volto angelico, che reca in mano il turibolo col quale incensa la chiesa. E' lo stesso san Giovanni Evangelista, e Barbaziano lo indica a Galla Placidia. Questa si prostra per abbracciare i suoi piedi; ma nello stesso momento l'Apostolo scompare, e lascia nelle mani dell'Augusta un sandalo pontificale”.
Potrebbero interessarti anche :