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“Le due vite di Elsa” nei blog. Nuove uscite

Creato il 18 luglio 2011 da Rita Charbonnier @ritacharbonnier
“Le due vite di Elsa” nei blog. Nuove uscite “Ciao, capo!”
“Perché non stai lavorando al blog?!”
“Perché sto andando al mare” potrebbe rispondere il biondo nella vignetta rielaborata da Mike Licht.
D’estate la frequentazione di Internet si fa forse più rada e distratta; eppure l’attività dei blog letterari non si ferma. Al contrario. Di recente sono uscite due recensioni del mio ultimo romanzo Le due vite di Elsa (entrambe molto positive) e un’intervista esclusiva, che mi è stata richiesta dall’autrice del blog tramite il mio sito ufficiale. Grazie alle ottime blogger e lettrici, ed ecco a voi le anteprime dei post; facendo clic sui titoli potete collegarvi direttamente alle pagine.
Reading at Tiffany’s, 8 luglio 2011. Recensione
Questo romanzo è un grande affresco della mediocrità della borghesia fascista e della ridondanza del regime, dipinto con maestria dall’autrice che ha cercato di dare il giusto peso alle luci e alle ombre di quest’epoca. Ma è soprattutto il racconto che parla di due donne, Elsa ed Anita, così distanti tra di loro – la prima fragile ed impacciata, la seconda impavida e determinata – eppure così vicine, animate dalla stessa volontà di vivere e di lottare.

Il libro eterno, 28 giugno 2011. Intervista
Ci vuoi parlare del tuo romanzo “Le due vite di Elsa”?
È un viaggio delicato e complesso nell’essenza della protagonista, una ragazza che vive a Roma durante l’era fascista e nel 1931, quando inizia la narrazione, ha vent’anni. Oppressa da restrizioni sociali e familiari, Elsa vive un drammatico conflitto interiore; lotta per esprimersi, ma non riesce neppure a parlare ed è affetta da attacchi isterici. Nella sua vita d’un tratto irrompe una potente figura simbolica, quella di Anita Garibaldi, una donna forte e coraggiosa, che è il suo esatto opposto...

Books Preview, 27 giugno 2011. Recensione
Ci vuole coraggio a scrivere un romanzo tanto profondo, una narrazione che scava nell’animo umano senza riserve e ne mette in luce le debolezze per poter trarne la giusta forza di abbatterle o accettarle così come sono. Elsa non si sente amata, non capisce quale sia il suo ruolo in una famiglia in cui manca la figura materna e il padre, Giacinto, sembra non avere carattere per proteggerla. Subirà le angherie della zia Olga, donna ricca e legata all’apparenza, che la renderanno una ragazza goffa e balbuziente, una farfalla incapace di spiccare il volo.
(Pubblicata anche sul blog dell’autrice del pezzo, Samanta Catastini, il 3 luglio.)


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