Oggi, 22 aprile 2015, è la Giornata Mondiale della Terra ed è il giorno di celebrazione dell’ambiente e della salvaguardia del pianeta. Si celebra ogni anno esattamente un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera. Tanti Paesi coinvolti, tante le iniziative organizzate e tanti i movimenti e le associazioni attive per la protezione dell’ambiente contro l’inquinamento, la distruzione degli ecosistemi, la decimazione e l’estinzione di migliaia di piante e specie di animali, l’esaurimento delle fonti di energia rinnovabile.
Oggi è la Giornata Mondiale della Terra e invitiamo tutti, nel nostro piccolo, a contribuire alla salvaguardia del Pianeta. Sì, perché basta poco a proteggere l’ambiente. Un poco che, però, è in grado di scatenare un circolo virtuoso.
La tecnologia a volte aiuta e a volte può compromettere l’equilibrio della Terra. Si legge spesso, infatti, sotto ad un’e-mail ricevuta, l’invito a non stamparla per evitare lo spreco di carta. Ma sapete cosa è emerso da uno studio francese sulla gestione delle energie? Che, in ogni caso, stampate o non, le e-mail inquinano, tanto quanto un’automobile.
Per la precisione, otto e-mail inviate emetterebbero un livello di emissione di CO2 pari ad un Km percorso in auto. Il dato è emerso dallo studio di Ademe, agenzia francese che si occupa di protezione ambientale, effettuato sull’inquinamento e sull’emissione di gas a effetto serra.
Dalla ricerca si evince che un’e-mail da 1 Megabyte emette quasi 19 grammi di CO2. Il dato deriva dalla combinazione del consumo energetico del pc e di quello dei server coinvolti nel traffico.
Facciamo un esempio:
un’azienda con 200 dipendenti che inviano mediamente 66 e-mail al giorno per circa 220 giorni all’anno, produce quasi 28 tonnellate di CO2, che equivalgono a 26 viaggi di andata e ritorno New York – Parigi.
Ma la cifra è sicuramente minima rispetto alle stime degli analisi, perchè si calcola che nel mondo, al giorno, ci si scambia quasi 200 miliardi di e-mail.
Per moderare i danni fatti da un’abitudine – a volte un obbligo – che ormai è insita in tutte le professioni, Tessa Gelisio, Presidente di ForPlanet Onlus, ha elaborato un vademecum con 8 piccoli consigli che, in parte, limitano gli sprechi:
1. Se possiamo, evitiamo.
Prima di inviare il messaggio, fermiamoci a riflettere e pensiamo se l’e-mail che stiamo per inviare sia davvero necessaria.
2. Controlliamo il testo.
Pensiamo anche al testo del messaggio: è davvero ciò che vorremmo comunicare? Abbiamo omesso qualche dato che dovremmo poi recuperare con un’altra e-mail? Possono capitare tanti errori a chi invia un’e-mail dallo smartphone in situazioni anche estreme; in questo caso ne dovremmo inviare altre per riparare all’incomprensione. A volte, basta una telefonata.
3. CC inutili.
Nel mondo del lavoro, capita spesso di mettere in copia e-mail di colleghi o partner che potrebbero non avere nulla da dire su quell’argomento. Utilizziamo la copia conoscenza quando è davvero indispensabile e, cioè, quando le persone che leggeranno sono realmente interessate.
4. Mailing List, questa sconosciuta.
Inviare e-mail a persone che probabilmente non sono interessate all’oggetto non aumenta solo il danno ambientale, ma incide anche sull’immagine di chi invia, che finirà per essere declassato a SPAM.
5. Evitiamo le domande.
Se dobbiamo inviare una mail non conclusiva, magari con una domanda di cui ci si aspetta una risposta e poi un chiarimento e poi un’altra domanda è così via, finiremo per perdere troppo tempo, che avremmo recuperato con una telefonata di pochi minuti.
6. Organizziamo bene i meeting.
Per le riunioni e gli incontri, è opportuno dare diverse opzioni, ad esempio sulla data, in modo da diminuire il rischio di difficoltà di organizzazione dell’agenda.
7. Svuotiamo la mailbox.
Sincronizziamo sempre la casella di posta elettronica con il server, così da evitare di intasare la mail box e costringere il mittente a inviare nuovamente l’e-mail.
8. Attenzione all’allegato.
La fretta porta alla distrazione e spesso ci dimentichiamo di allegare il file all’ e-mail, costringendo ad inviarne un’altra per sopperire alla mancanza precedente.
Insomma, questi sono consigli che, con un minimo di dispendio di risorse, permettono di contribuire, nel nostro piccolo, ad aiutare l’ambiente. Ma non ricordiamoci solo oggi, che è la Giornata Mondiale della Terra. Ricordiamoci oggi, domani, dopodomani e tutti i giorni a venire, perché è tutti i giorni che si può fare la differenza.
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