Le elezioni e la democrazia del Presidente di Confindustria

Creato il 28 febbraio 2013 da Cortese_m @cortese_m

Le elezioni politiche si sono appena concluse con i risultati che tutti ahimè conosciamo, siamo sostanzialmente sull’orlo di una pericolosa ingovernabilità se non un pezzetto più in la.

Il dato che ha lasciato tutti senza dubbio sorpresi, anche se in parte preannunciato, è il grande consenso ottenuto dal Movimento 5 Stelle (votato da circa il 25% degli Italiani).
Il movimento politico fondato da Beppe Grillo, che tutti i detrattori continuano a chiamare con scherno “il comico”, nonostante le parole, le idee, il programma politico di quel comico abbia ottenuto un enorme consenso fra gli italiani (sottolineo, votato da 1 italiano su 4!).

E quegli stessi dinosauri della politica che fino a 48 ore fa deridevano “il comico” oggi chiedono a lui e al suo Movimento un’alleanza politica e di governo (Bersani, Vendola, D’Alema, ecc.). Curioso no?

A rincarare la dose anti-Grillo, è entrato a gamba tesa anche il Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che avrebbe rilasciato un’intervista alla Reuters nella quale invoca un governissimo composto da PD-PDL-Monti.
Un governissimo che dovrebbe rapidamente entrare in carica onde evitare speculazioni internazioni che già si affacciano all’orizzonte all’indomani di una tornata elettorale così “equilibrata”, con una delle due Camere praticamente ingovernabile, dove non è chiaro chi e con quali alleati possa guidare il Paese, in un perido peraltro delicato e di forte recessione.

Tornare a votare a breve, continua Squinzi, non è auspicabile perchè siamo alla vigilia dell’elezione per il nuovo Presidente della Repubblica e consegnare il Governo al Movimento di Grillo significherebbe “diventare un Paese tra l’agreste e il bucolico”.

Squinzi nella sua concezione di democrazia dichiara quindi esplicitamente che il 25% del Popolo italiano che ha dato la sua fiducia e riposto le sue speranze in un cambiamento radicale del Paese, votando per il Moviemento 5 Stelle, poteva anche evitare di andare a votare perchè la democrazia non esiste.

Siamo appena usciti da un Governo di “professori” con i penosi risultati che conosciamo, e la macelleria sociale che ne è scaturita – guidato da quel Mario Monti che è stato decisamente bocciato dai risultati scaturiti dalle urne – imposto politicamente agli italiani per merito di un’altra concezione di democrazia sui generis, quella di Giorgio Napolitano, e adesso secondo il parere di Squinzi, dovremmo entrare in un altro tunnel di Governo formato da personaggi impresentabili in parte responsabili dei disastri dell’Italia.

Squinzi, dimenticando peraltro che il Movimento 5 Stelle è stato votato da una bella fetta di imprenditori di piccole e piccolissime imprese, dall’alto del suo trono privilegiato e di potere, chiede di sospendere la democrazia e le prerogative del Popolo Sovrano.

Se fossi Giorgio Squinzi, che mi auguro abbia parlato a nome proprio e non della Organizzazione che rappresenta, proverei a smentire anche a rischio di rendermi ridicolo, altrimenti non potrei far altro che provare un po’ di sana vergogna per aver dato fiato solo per dire tante idiozie.

nanni


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