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Le emozioni sono...in 3D

Creato il 30 marzo 2013 da Webcla
Foto di Sigfrido Corradi Foto di Sigfrido Corradi Foto di Sigfrido Corradi

Le emozioni sono in 3D: e' una rete tridimensionale che coinvolge tre diversi sistemi di neuroni che rende possibile descrivere e comunicare felicita', tristezza, euforia o paura.

A descrivere per la prima volta l'architettura dei sistemi neurali legati all'espressione degli stati d'animo e' la ricerca coordinata da un pioniere delle ricerche in questo campo, da Kevin Ochsner, direttore del laboratorio di Neuroscienze cognitive sociali della Columbia University di New York.

Pubblicata dalla rivista Biological Psychiatry, edita da Elsevier, la ricerca ha individuato almeno tre sistemi che entrano in gioco nel comunicare le emozioni: il primo presta attenzione alle sensazioni vissute, il secondo categorizza questi stati in parole e il terzo ne riporta l'intensita'.


I tre sistemi sono stati osservati in azione nel cervello di volontari che, nell'esperimento condotto da Ochsner, hanno accettato di descrivere le loro emozioni mentre la loro attivita' cerebrale veniva osservata con metodi non invasivi.

''Abbiamo scoperto - ha spiegato Ochsner - che un'abilita' apparentemente semplice e' in realta' possibile grazie a tre differenti sistemi neuronali: principalmente le regioni subcorticali che innescano una iniziale risposta affettiva, alcune parti della corteccia prefrontale mediale che focalizzano la nostra consapevolezza della reazione e aiutano a generare i modi possibili di descrivere quelle che stiamo provano, e una parte della corteccia prefrontale laterale che aiuta a scegliere le parole migliori per descrivere i sentimenti''.


Secondo il ricercatore la scoperta suggerisce che la presa di consapevolezza delle emozioni, solo apparentemente semplice, ''e' supportata da una rete di regioni del cervello che insieme ci portano da un evento affettivo alle parole che ci fanno esprimere i nostri sentimenti a noi stessi e agli altri''.

Studiare l'architettura delle emozioni - riferisce un comunicato Ansa - non e' una curiosita': questi risultati, spiega Ochsner, sono importanti per capire la natura della vita emotiva di tutti i giorni, ma anche il modo in cui la capacita' di comprendere e parlare delle proprie emozioni possa collassare in chi soffre di malattie psichiatriche. Aa esempio, osserva il direttore della rivista Biological Psychiatry, John Krystal, conoscere l'architettura neuronale che fa esprimere le emozioni aiuta a capire come ''lesioni cerebrali, ictus e tumori producono differenti tipi di cambi d'umore'' e ''nel lungo periodo puo' aiutare a trattare in maniera piu' efficace i disordini dell'umore''.


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