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Le falsità sull'AIDS: un altro inganno della nostra "Scienza Moderna"?

Creato il 04 novembre 2015 da Informasalus @informasalus

Le falsità sull'AIDS: un altro inganno della nostra
La gestione dell'AIDS dovrebbe cominciare da un corretto stile di vita e una terapia altamente personalizzata

Ho letto un libro appena pubblicato dall'amico Domenico Mastrangelo, "Le falsità sull'AIDS - Ancora Imbrogliati dalla Scienza?", che mi ha lasciato senza parole.

Vi riporto una parte che ho preso dalla presentazione fatta da Giovanni Grasso, Professore Ordinario dell'Università degli Studi di Siena:

«L'AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) fu identificato nel 1981 e tre anni dopo, nell'aprile del 1984, con una conferenza stampa convocata dal Ministro della Sanità americano e dal ricercatore Robert Gallo, fu dato l'annuncio che l'agente responsabile della cosiddetta "peste" del XX secolo è un virus. Annuncio del tutto irrituale, poiché non esisteva un solo articolo scientifico su riviste specializzate che confermasse la teoria virale. Eppure, il "virus dell'AIDS" diventò subito un dogma che orientò Istituzioni, Governi, Fondazioni, Riviste scientifiche, finanziamenti, ricercatori, industria farmaceutica, giornalisti, potenti lobby, opinione pubblica in una guerra (fallimentare ancora oggi) all'insegna di un'ipotesi, mai dimostrata scientificamente, secondo la quale è l'HIV (il Virus dell'Immunodeficienza Umana) a provocare l'AIDS.

Nella stessa suddetta conferenza stampa, Robert Gallo promise, con tanta presunzione e sicurezza, che entro due anni sarebbe stato disponibile un vaccino in grado di bloccare l'epidemia di AIDS. Sono passati trentacinque anni da allora e un vaccino efficace non esiste ancora. Esiste, però, "una chiara e definita possibilità che al vaccino non si arrivi mai!". Lo afferma, negli Stati Uniti, la massima autorità sull'argomento: il direttore dell'Istituto Nazionale delle Malattie Allergiche e Infettive , Anthony Fauci.

La definizione di AIDS è stata più volte rivista, spesso in modo artificioso e politico, con l'intento di far aumentare i casi di AIDS e creare l'illusione del diffondersi dell'epidemia. L'AIDS, che non è un'unica malattia, ma una sindrome, comprende – secondo il Centro americano per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie  – più di trenta patologie diverse. Di conseguenza, una polmonite in un paziente che presenta anticorpi anti-HIV viene riclassificata come AIDS, mentre, in assenza di anticorpi anti-HIV, è diagnosticata come una normale polmonite infettiva. Lo stesso per altre malattie come tubercolosi, demenza, leucemia, candidiasi, cancro.

Scriveva nel 1996 Kary B. Mullis (premio Nobel per la Chimica nel 1993) nella sua prefazione al libro di Peter H. Duesberg (AIDS: Il virus inventato): "Entrambi sappiamo con certezza che cosa non provoca l'AIDS; (…) non esistono prove scientifiche che dimostrino che l'AIDS sia una malattia causata dall'HIV". E aggiungeva: "Non siamo riusciti a scoprire perché mai i medici prescrivano un farmaco tossico chiamato AZT (Zidovudina) a persone che non presentano altri disturbi se non la presenza di anticorpi anti-HIV nel loro sangue", che, com'è noto, indica un'inattivazione permanente del virus. A tal proposito, undici anni dopo, nel 2009, anche Luc Montagnier (premio Nobel per la Medicina nel 2008) dirà la sua: "Possiamo essere esposti all'HIV molte volte senza essere infettati cronicamente. Il nostro sistema immunitario, se è efficiente, può eliminare il virus in poche settimane".

Se l'HIV provoca l'AIDS, come si spiegano tutti quei pazienti con una diagnosi clinica di AIDS che non presentano l'HIV? Albert Sabin (che sviluppò il vaccino contro la poliomielite), nel 1987, nel corso di una conferenza pubblica, disse la sua in modo abbastanza duro. Riferendosi alla paventata diffusione dell'AIDS alla popolazione generale affermò: "Sono allibito davanti a queste reazioni isteriche: è pazzia pura. Si fanno affermazioni irresponsabili senza alcun fondamento scientifico" ».

Il libro di Mastrangelo riporta proprio queste e molte altre informazioni totalmente controcorrente:

- Il mondo scientifico sembra diviso tra quelli che seguono la "corrente" senza porsi molte domande e una minoranza che non si accontenta delle parole e non ha paura di by-passare le "linee guida" o gli schemi prefissati.

- Nel secondo gruppo ci sono anche alcuni Premi Nobel, che non appena hanno osato andare controcorrente sono stati scartati, esclusi dai finanziamenti e messi al bando dal mondo "scientifico" dominante.

- Questi autorevoli e coraggiosi scienziati affermano che l'AIDS non è causata dall'HIV, quindi, secondo loro, non dobbiamo avere paura dell'HIV.

- L'AIDS è una immunodeficienza, e la letteratura scientifica è ricca di documenti che consigliano di curarla con trattamenti di tipo antiossidante e immunostimolante: esattamente l'opposto dell'armamentario oggi utilizzato che si basa su antivirali ad azione immunosoppressiva.

- Anzi, l'AIDS, come tutte le patologie croniche, dovrebbe essere gestita in primis con il trattamento che il sottoscritto consiglia a tutti i Convegni, perché deve essere alla base di qualsiasi terapia: una corretta igiene di vita (alimentazione a base vegetale, un adeguato movimento quotidiano, un adeguato riposo notturno, una abbondante idratazione), un trattamento integrativo personalizzato con adeguati nutraceutici (vitamine, sali minerali, omega-3, glutatione e altri antiossidanti, ecc.), una terapia farmacologica personalizzata in base ad eventuali patologie associate, e, aggiungo io, una terapia altamente personalizzata in base alla storia biopatografica della persona capace di agire sull'energia/vitalità di quest'ultima.

Il libro di Mastrangelo tratta tutti questi punti, oltre a molti altri, e li spiega esaurientemente con un linguaggio semplice comprensibile a tutti, ma li avvalora anche con centinaia di riferimenti bibliografici tratti dalla letteratura scientifica più autorevole.

È un libro che mi ha aperto gli occhi su tanti aspetti che conoscevo solo parzialmente e che proprio per questo consiglio a tutti: dobbiamo aprire i nostri confini mentali e dobbiamo acquisire conoscenze sufficienti per testimoniare con forza e sicurezza ciò in cui crediamo e che sentiamo come vero.

È un libro agevole e molto rapido da leggere che inoltre ci apre il cuore alla speranza: se riusciremo a disfarci della speculazione e dei conflitti di interessi in Medicina e se sapremo aprire la nostra mente a capitoli del sapere che smantellano le nostre limitate e anguste certezze …. si aprirà davanti a noi un nuovo paradigma della Medicina, cioè una Nuova Medicina Moderna totalmente a dimensione d'Uomo, accessibile a tutti e capace di curare a fondo la persona umana ridonandole forza, serenità e giustizia.

È per questa Medicina che noi combattiamo e lo facciamo con la certezza che il Domani sarà migliore sia del Passato che di questo povero Presente.


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