le fantastiche avventure della Fenice: wow!

Qualche tempo fa, controllando la casella di posta elettronica, scovai una mail che mi lasciò alquanto perplessa. Proveniva dalla segreteria di una associazione ligure, alla quale avevo inviato una mia poesia, nell'ambito di un concorso letterario.
“le chiediamo l'autorizzazione di pubblicare la sua opera”.
Attacco di panico.
Feci mente locale. Qualcuno mi chiede l'autorizzazione per cosa?
Continuai brevemente con la lettura, arrivando al titolo del suddetto componimento “voglio....”.
Ma l'ho scritta io.
Controllai velocemente il raccoglitore in cui custodisco gelosamente le mie “creazioni”,non si sa mai, magari l'angoscia può giocare brutti scherzi a menti profondamente stressate.
Si, l'ho proprio scritta io.
Vogliono pubblicare la mia poesia.
Lessi un'altra riga “sull'antologia del premio, che verrà presentata il giorno 8 maggio nel corso della cerimonia di premiazione del concorso letterario”.
Mia poesia su carta.
Non la carta della mia stampante. Nemmeno della stampante di mio padre, dei miei nonni o di amici disseminati qua e là per la Romagna.
Sulla carta di una tipografia.
Tanti piccoli pezzi di carta rilegati insieme.
Piccoli pezzi di carta insignificanti agli occhi di molti, ma per me paragonabili all'oro, anzi molto più importanti, da incorniciare, nascondere come la più grande delle ricchezze perché composti da piccoli pezzetti di un sogno enorme.
Sottili linee nere presenteranno una mia poesia!
Non è nulla.. ma è molto.
È felicità, è lacrime, è la gioia più incontrollabile.
Sono io: su di un piccolo pezzetto di carta.
Quella si che sarà una bella giornata...
un bacio a tutti, miei cari blogger!