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Le farine Garolfalo

Da Lacaccavella @LaCaccavella

Come vi ho già raccontato in un precedente articolo, faccio parte della community di Gente del Fud. Per Natale avevo ricevuto una mail d’auguri, in cui in anteprima si presentavano le nuove farine di casa Garofalo.

Con grande stupore c’era anche la possibilità, su richiesta, di provarle in anteprima. Ovviamente per chi come me rinfresca pasta madre, prepara pane e pizze tutte le settimane, non poteva non essere una graditissima notizia. Lo avevo quasi dimenticato, poi la settimana scorsa è arrivato un pacco da Garofalo e ho ricordato la richiesta. Il pacco conteneva ben 6 kg di farina! Immaginatevi la mia gioia.

La prima cosa che mi ha colpito è il packaging. Bellissimo! Semplice, con tutte le indicazioni necessarie al posto giusto e con i colori per distinguere le tipologie di farina. Non so se sia già disponibile nei supermercati, per ora è acquistabile online, anche in grandi confezioni, cosa che gradisco molto facendone io un uso costante.

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Non mi ero mai posta il problema della forza della farina, anche perché nelle normali confezioni da supermercato non sono disponibili sempre queste informazioni. E’ più facile trovarle in sacchetti più grandi e in vendita nei mulini.

Mi sono incuriosita ed ho iniziato a leggere in giro. Ci sono ovviamente correnti di pensiero, forum che se ne occupano nello specifico. Sintetizzando dal valore della forza di una farina dipende una buon lievitazione. Farine con W più alti resistono meglio a lunghe lievitazioni e alta idratazione.

Per quanto mi riguarda non ci facevo molto caso anche perché la farina integrale ha un valore molto basso. Per aumentarne la resa va mescolata con altri tipi di farina. Nello specifico quelle Garofalo si possono così classificare:

  • W 350 per preparati con massimo di lievitazione di 48 ore
  • W 260 per preparati con max lievitazione di 24 ore
  • W 170 per preparati con max lievitazione di 8 ore

Per informazioni più specifiche vi rimando al sito dedicato a tutti i prodotti, dove potete trovare scheda tecnica, usi, differenze e anche qualche ricetta.

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Per approfondire la questione della forza della farina, vi rimando ad alcuni siti che ne sanno sicuramente più di me:

Per ora ho provato quella con forza media per la preparazione della pizza, mi sono trovata molto bene. L’impasto è risultato soffice e la lievitazione è stata ottima. Devo però sottolineare alcune cose che non coincidono proprio con le mie esigenze.

  1. La farina è di tipo 00 e io prediligo sempre quella integrale, o almeno quella 0 e 1, la resa estetica o il numero di alveoli non influenza le mie scelte. Cercherò di provare anche quella integrale.
  2. Sulla confezione la provenienza del grano non è indicata e ciò non vuol dire che sia tutto italiano. Ho cercato e spero non mi sia sfuggita.
  3. Non è indicata la tipologia della coltivazione (es.da agricoltura biologica certificata), questo non mi assicura che non provenga da coltivazioni OGM.

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