di Giampiero Tasso
Al tavolo, tra gli altri, Wladimiro Boccali (Perugia), Leopoldo Di Girolamo (Terni), Nando Mismetti (Foligno), Daniele Benedetti (Spoleto), Giampiero Giulietti (Umbertide), Alfio Todini (Marsciano), Francesco De Rebotti (Narni) e Riccardo Maraga (Amelia). Nelle due ore scarse di pranzo si è discusso di tutto, dalla sanità al riassetto istituzionale, ma soprattutto si è deciso di tenere un basso profilo sulla sensibile questione del riassetto istituzionale, evitando fughe in avanti e lasciando spazio al Cal (il Consiglio delle autonomie locali) e al tavolo di lavoro che sta vagliando diverse alternative. I sindaci, dal canto loro, hanno più volte chiesto alla presidente di non essere lasciati soli nel delicato percorso del riordino consapevoli, questo il punto, della posta in palio. Mi chiedo: il menù sarà stato a base di spaghetti, pollo e insalitina ed una tazzina di caffè? Ma con tante sale a disposizioni, sedi ed organi proprio a magnà se doveva finire?