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Le favette assassine

Da Maxdejavu

LE FAVETTE ASSASSINEC’è chi resuscita dopo tre giorni e chi muore proprio il terzo giorno. Diciamo che la pasquetta Dejavù è stato il perfetto connubio tra nascita e morte… o quasi morte!!!

Un trekking mozzafiato alla ricerca di un fantomatico nuraghe, la potatura degli ulivi, il giro sul treruote… ma partiamo con ordine…

1) Organizzazione supertecnologica con individuazione dei percorsi, dei punti di interesse paesaggistico e archeologico nel raggio di circa 3 km.

LE FAVETTE ASSASSINE

In compenso, il panorama era assolutamente mozzafiato.Organizzatore, fondamentale per la precisione quasi atomica necessaria per questa individuazione, Max Dejavù l’archeologo.

Il Golfo degli Angeli faceva la sua bella mostra e sfoggiava il meglio di se.Recuperati i percorsi sul PC e trascritti fedelmente su supporto tecnologicamente avanzato quanto preciso, la ciurma composta da Max, Anto, Maya, Isha, Gabby e Maua si è diretta alla ricerca del nuraghe perduto.
Perduto lo era realmente.

LE FAVETTE ASSASSINE
Qualche buontempone aveva ben visto di andare a “tombare” con l’ausilio di alta e micro tecnologia di precisione per l’individuazione di reperti archeologici ovvero “escavatore cingolato”
Inutile dire che il nuraghe era “sparso” nel raggio di 2 km e le tombe tristemente devastate.

L’attrezzatura super tecnologica di Max ha dimostrato la sua super efficienza nonostante i mille e più dubbi sollevati da quei San Tommaso della compagnia che avrebbero scommesso il mio stipendio che ci saremo persi!!! Ma così, fortunatamente, non è stato!

LE FAVETTE ASSASSINE

Nana come un animale in prigione correva come una matta su e giù per i sentieri inciampando, rotolando, sbattendo, graffiandosi e devastandosi ma sempre con il sorriso sulle labbra e quella sua odiosa e continua e petulante parlantina che non ti molla mai e che ti fa rimpiangere il rumore fastidioso della città.
Nano dormiva nello zaino.
Maua cercava disperatamente asparagi per la pasta per il pranzo.
Gabby aiutava nella ricerca.
Anto fotografava, da buona entomologa ogni tipo di insetto ma ad un certo punto ogni tipo di essere vivente le capitasse a tiro!

LE FAVETTE ASSASSINE
2) Potatura, carico sul treruote e successiva “bruciatura” delle fresche frasche d’ulivo.

La pasquetta presso la Valle degli Orti dell’Uomo del Monte è stata “the best of” per la Nana, intenta a raccogliere tutte le arance cadute dagli alberi ma anche quelle ancora appese. Tutti i limoni caduti dagli alberi ma soprattutto quelli ancora appesi.

LE FAVETTE ASSASSINE
NB: L’Uomo del Monte sorrideva felice ma sono sicuro fosse una risata sardonica con sfumature di rabbia.
Nana inseguiva ma soprattutto seguiva passo passo ogni lavoro.
Innaffiava, raccoglieva i rami potati.
Insomma una zecca.

3) Favette

LE FAVETTE ASSASSINE

Max è fabico. Per chi non lo sapesse, i fabici sono quelle persone che avendo la carenza di un certo enzima nel sangue (glucosio – 6 – fosfato deidrogenasi), non possono consumare fave. Anni addietro anche piselli ma per una questione di rotazione triennale. Il guaio è che non solo non le possiamo mangiare ma non possiamo nemmeno respirarne l’odore.

LE FAVETTE ASSASSINE

Ecco perchè, durante l’escursione capita che ad un certo punto, mentre Max era devastato e non capiva il motivo senta dire da Gabby…

“Ma che belli…”
“Cosa?”
“Questi magnifici campi di favette!”
” O.° “ Vorrei raccontarvi il mio stato comatoso… ma mi sembra difficile scriverlo e

descriverlo in poche righe. Posso solo dire che il pomeriggio è trascorso con un Max cadaverico, senza forze e con l’unico desiderio di morire…

Nemmeno la promessa di una sana e piacevole tracannata di Mirto fatto in casa è riuscita a tirarmi su.
Una sensazione veramente devastante di cui ora ringrazia di non aver avuto nessuna conseguenza.

Comunque altre Note degne di essere raccontate sono:

LE FAVETTE ASSASSINE
1) Ostinazione da parte di Gabby e Max (Tra l’altro ho fatto lo sborone dicendo che io ero capace) nel  cercare di far andare marcia avanti il treruote dell’Uomo del Monte. Quel bastardo di treruote si ostinava ad andare a marcia indietro fino al generoso intervento dell’Uomo del Monte che vedendo due baldi giovani in grosse difficoltà, ha ben deciso di intervenire (forse anche perchè temeva lo avremmo scassato)

2)
LE FAVETTE ASSASSINE
Nana che per la prima volta in vita sua dice che vuole rimanere nella “Valle degli orti” e al solito ricatto di Max e Anto tipo… “Noi andiamo via, tu rimani qui da sola” ha risposto con fare adulto e sicuro “Non impotta, o dico a signoa Maìa” ed è corsa dentro casa a chiedere se poteva continuare a stare nell’orto per dare una mano!

NB… LE FOTO SONO DI ANTO… QUASI TUTTE… TRANNE LE ULTIME DUE.. ALTRIMENTI LA MOGLIE MI SI INCAZZA SE NON DO A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE!!!!

:)

Comunque, se qualcuno avesse un bel terreno agricolo da regalarci o da venderci, lo scambieremo volentieri con il nostro super navigatore satellitare…

:)

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