E’ sera ci sentiamo stanchi e magari ci sono ancora alcune cose da fare in casa, ma il nostro bambino ci chiede di leggergli una favola prima della buonanotte: non neghiamogli questa esperienza, ma dedichiamoli il tempo necessario. Tutto il resto può aspettare. Leggere o raccontare una storia al piccolo prima della nanna non è solo un momento rilassante per lui (e per noi), ma anche educativo e formativo.
Le favole infatti svolgono un ruolo molto importante nello sviluppo del bambino perché contengono, a livello simbolico, i problemi della vita reale. I personaggi sono sempre ben definiti: il buono e il cattivo, che rappresentano nella mente del piccolo l’alternativa tra il bene e il male. L’importanza della fiaba non si esaurisce però dopo che è terminato il racconto. Il messaggio che la favola porta con sé, cioè la morale, contiene valori, norme di comportamento e regole che il bambino apprende e con i quali può confrontarsi.
L’abitudine di raccontare una storia al bambino prima della buonanotte è un toccasana per tutta la famiglia. Questo rito infatti rafforza il legame con mamma e papà, perché crea un momento intimo e sereno tra i genitori e il bambino, preziosissimo soprattutto se pensiamo alla frenesia dei ritmi quotidiani di oggi.
La lettura ad alta voce di una fiaba crea una situazione di profonda intimità e perciò sarebbe bene che i genitori si alternassero in questa veste, così da instaurare ciascuno un rapporto personale con il bambino. La lettura serale della fiaba fa bene dunque anche ai grandi, che si rilassano e si allontano dai problemi quotidiani.
E voi cari genitori siete soliti leggere una fiaba prima della buonanotte? Ha un effetto rilassante anche su di voi o lo considerate “tempo sprecato”?
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