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Le favole moderne di Elisa Anfuso

Creato il 11 aprile 2014 da Wsf

Le sue opere le ho scoperte attraverso l’ultima uscita della rivista de “Le voci della Luna”, sono decisamente opere affascinanti – oniriche, delle favole moderne ma non sempre a lieto fine anche perché a volte risultano drammatiche.

elisa

Come nasce l’arte in Elisa Anfuso?

Fatico a trovare un inizio, non ho aneddoti particolari sulla prima volta che ho tenuto in mano una matita nè ricordi di un momento rivelatore. E’ stato un percorso naturale che è nato quando sono nata io. E’ stata una necessità, una coscienza sempre più vivida, un croce e delizia inscindibile da tutto il resto. Ne ho avuto molta cura, sempre. E poi, già alle elementari ero la bambina coi quaderni più colorati di tutti. Per me illustrare il racconto, dopo il dettato, non era facoltativo, era naturale e indispensabile!

Attenta al lupo

Attenta al lupo

Ti definiscono una “Cantastorie su tela”. Quanto ti senti tale? E a quali favole sei legata?

Mi piace dare forma di storie alle mie visioni. E mi piace raccontarle. Le fiabe parlano un linguaggio simbolico ed evocativo, sono un prezioso strumento di indagine psicologica, raccontano il mondo con quell’incanto che tutto rende plausibile. Una di quelle alle quali sono maggiormente legata è Cappuccetto Rosso, cui ho voluto rendere un personale omaggio in una delle mie opere (Attenta al lupo, 2013). La fiaba ricorre a precisi simbolismi circa la maturità sessuale imminente della bambina (il rosso del mantello) e i relativi pericoli a questo collegati (il bosco simboleggia il mondo esterno coi suoi pericoli, rappresentati per eccellenza dal lupo, notoriamente famelico). Io, cappuccetto rosso, l’ho vista così. Nuda (ma con ancora indosso un collant da bambina) e cieca (cieca innanzi al travestimento del lupo). Sul fondo, nel mio bosco, non c’è la casetta della nonna ma una chiesa. Ci sono molti lupi dentro le chiese, al giorno d’oggi.

Destinazione Paradiso

Destinazione Paradiso

 

Il cielo copre, la terra sostiene

Il cielo copre, la terra sostiene

Tutto nella tua pittura riporta legami con il simbolismo, quel bisogno di creare, sì, un mondo fiabesco, ma anche di avere uno stretto legame con il terrore, parlami delle tue influenze artistiche.

Tutta la corrente simbolista mi ha sempre profondamente affascinata. E’ la forza arcaica del simbolo, che ha il potere straordinario di congiungere e continuamente rimandare ad un altrove e, incurante delle contraddizioni, gioca sull’ambivalenza. Ma si sono espressi per simboli anche artisti cronologicamente lontani dal simbolismo storicizzato, da Piero della Francesca a Frida Kahlo. E’ dal potere evocativo del simbolo che nasce l’inquietudine.

Elogio alle eroiche resistenze

Elogio alle eroiche resistenze

 

Pensierino sull'oggetto e sulle sue pulsioni

Pensierino sull’oggetto e sulle sue pulsioni

L’arte come la poesia è un’urgenza – bisogno, reputi la pittura la tua via di fuga?

No, nessuna via di fuga. Io non voglio scappare, vorrei permearmi di realtà e comprenderla e non sentirmi straniera. È questa l’urgenza. E la pittura è il mio modo di esserci, di interrogarmi, di pensarmi e pensare il mondo. Mi offre una chiave di lettura, un percorso alternativo e più intimo e, soprattutto, dà voce alle mie più profonde inquietudini.

La terza tentazione

La terza tentazione

 

Moscacieca

Moscacieca

Come vedi l’arte nel futuro di questo paese?

L’Italia è stata la culla di momenti storico-culturali di una grandiosità ed una rilevanza senza eguali. Per molti anni ho pensato che oggi, troppo intenti a godere ancora di tanta trascorsa magnificenza, rischiassimo di non prestare la dovuta attenzione al presente. Oggi, purtroppo, sembra che si stia perdendo persino il riguardo verso quel passato di cui siamo tanto orgogliosi, per cui davvero, non so cosa aspettarmi dal futuro. Ma vedo e sento un fermento importante, vedo e sento idee, urgenze ed ambizioni, singole e collettive che potrebbero fare la differenza. E non posso fare a meno di crederci.

Wonderland is gone

Wonderland is gone

Eventi futuri?

Ad Aprile sarò in all’ Artexpo di New York. Per le mie opere sarà la prima volta oltreoceano e sarà interessante vedere che tipo di riscontro avrà il mio lavoro in un contesto nuovo. Ogni momento di confronto porta sempre stimoli affascinanti. Adesso sto lavorando ad una nuova serie, “La caduta di Eva”, in vista delle prossime personali, a Regensburg e a Vienna.

Un grazie di cuore a questa giovane artista!

Elisa Anfuso: http://www.elisaanfuso.com/


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