Le finte buone persone

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Ciò che è accaduto in questo giorni ad un collega che stimo è ripugnante. Le finte persone buone sono molto peggio delle vere persone cattive; se non altro, da queste ultime, abbiamo la possibilità di discostarci molto prima che ci feriscano.

Invidia, incapacità di riconoscere il merito e una fondamentale stupidità al manubrio di comportamenti costruiti con l’unico scopo di danneggiare, impedire, contrastare. Ad ogni costo.
Tutto il resto è crosta.

Il nocciolo è più amaro ed è ciò che dico da sempre: il mondo dell’arte e tutto ciò che sta intorno va sì, vissuto in pieno e senza freni (entusiasticamente!)  ma anche con un necessario quanto utile atteggiamento di protezione nei propri confronti, che non è isolamento ma la quadratura della propria personalità in modo tale da sapersi protetti da uno scafo psicologico e di amicizie che consenta di affrontare anche le azioni più infime.

A quelli che minano il lavoro altrui perché migliore, auguro di non avere mai altra soddisfazione che questa.
A quelli che impediscono a chi lavora meglio di andare avanti con sotterfugi e cavilli domando invece come facciano a trovare il coraggio di guardarsi allo specchio.

Passo e chiudo.