Si tratta di due fontane gemelle presenti a Piazza Farnese. Due vasche di granito egizio provenienti dalle terme di Caracalla, nel 1466 furono fatte sistemare dal pontefice Paolo II, Barbo (1464-1471) in Piazza S. Marco, davanti al palazzo Venezia allora di recente costruzione.
Successivamente Paolo III, Farnese (1534-1549), ne fece trasportare una nella piazza antistante il proprio palazzo; l’altra vi fu trasferita nel 1580. Entrambe avevano in quel tempo una funzione puramente ornamentale.
Nel 1626 Girolamo Rainaldi la adattò a fontane e vennero alimentate dall’Acqua Paola.L’artista innalzò le due vasche (decorate con protromi leonine di differente fattura e con anelli a rilievo) su altrettante piscine oblunghe di travertino, fornendole di due zampilli interni e ponendovi al centro, su eleganti balaustri, due tazze che sostengono i gigli farnesiani (originariamente in travertino, poi rifatti in marmo durante i restauri eseguiti nel 1938), dai quali s’innalzano dei zampilli d’acqua che ricade poi nei più larghi e bassi bacini in travertino provvisti di quattro colonnotti donde si elevano altrettanti zampilli.
Le fontane vennero inaugurate il 23 settembre 1626, come rifersice un <<Avviso>> di Roma.
“Nel sodetto giorno fu data l’acqua alle due fontane fatte sopra le due conche antiche di marmo egittiaco nella piazza avanti il Palazzo del già Cardinale Farnese con 40 oncie d’acqua…..rendendo dette fontane bellissima vista et ornamento”.