
Il Palazzo di Giustizia è il più grandioso tra gli edifici dell’epoca umbertina. Fu voluto dal ministro Giuseppe Zanardelli, tra difficoltà e scandali edilizi si protrasse dal 1889 al 1911 e oltre.
Il prospetto posteriore del grande palazzo del Calderini (1938), è come quello principale su piazza dei Tribunali dove si trovano due fontane gemelle collocate al limite della scala centrale.



Una grossa mensola centrale sotto il timpano nasconde la fessura da cui sgorga l’acqua che si raccoglie a largo ventaglio in una conchiglia di forma allungata che si collega al resto della composizione tramite le volute ornamentali. Dalla conchiglia, attraverso delle scanalature semicircolari, l’acqua defluisce nella vasca sottostante.


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