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Le fontanelle più curiose di Roma

Creato il 15 luglio 2015 da Polifra

Le fontanelle più curiose di Roma
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Roma, fin dalle sue origini, è stata profondamente legata all’acqua, sempre presente come protagonista indispensabile della sua stessa storia. Non solo l’acqua del Tevere scorre incessante in città, ma già gli antichi romani dotarono l’Urbe di una serie impressionante di acquedotti, proprio per aumentare la portata di acqua nella capitale dell’impero. Centinaia furono poi le fontane monumentali costruite durante l’epoca dei Papi, ex novo o al posto di fontane preesistenti, tanto da divenire parte integrante dell’arredo urbano ma assurgendo a veri e propri simboli cittadini, come per esempio al Fontana di Trevi o la Fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona. Ma in città esistono anche delle curiose fontanelle, sparse qua e là tra i vari rioni, che rivelano la caratteristica principale dell’area in cui sono sorte: le cosiddette Fontanelle Rionali. In totale sono nove e furono tutte realizzate negli anni 20 del secolo scorso dall’artista Pietro Lombardi per volere su commissione del Comune di Roma.

Nel cuore della Suburra, il rione più antico della città, e precisamente in via di San Vito, è possibile ammirare la Fontana dei Monti. È così chiamata perché raffigura i tre colli su cui si estende ancora oggi questo importante quartiere romano: l’Esquilino, il Viminale e il Celio.

roma le fontanelle rionali
Fontana dei Monti

Nell’area del rione Borgo, il sacro quartiere del Vaticano, se ne possono ammirare ben due. La più “sacra” è la Fontana delle Tiare posta proprio a lato del Colonnato di San Pietro, appena superata Porta Angelica. Vista la collocazione, non poteva che presentare tre grandi tiare papali, sormontate da una quarta, disposte come a formare una piramide. Tra esse si distinguono le chiavi di San Pietro e lo stemma del Rione Borgo. Non lontano da Castel Sant’Angelo, si trova invece la Fontana delle Palle del Cannone. È così chiamata perché proprio dalla terrazza del Castello si sparava con i cannoni e la fontana presenta infatti una “minacciosa” piramide di palle di cannone, proprio come quelle usate in passato!

fontanelle rionali Roma
Fontana delle Tiare
Fontana delle Palle del Cannone
Fontana delle Palle del Cannone

Raggiungendo il cuore della città invece, il vero e proprio centro storico, sono tre le fontanelle che possiamo ammirare. In piazza San Marco, accanto a piazza Venezia, proprio davanti alla Basilica di San Marco, si trova la Fontana della Pigna. Questa riproduce la monumentale pigna oggi ai Musei Vaticani, simbolo dell’intero rione e che doveva trovarsi molto probabilmente all’interno delle Terme di Agrippa, poste nell’area vicino al Pantheon. In via degli Staderari, vicino alla chiesa di Sant’Eustachio vi è la Fontana dei Libri. Al centro si nota una testa di cervo con la croce posta tra le corna, in ricordo dell’apparizione miracolosa di Cristo al soldato romano Eustachio (venerato nella vicina chiesa), mentre a lato si notano delle coppie di libri antichi, simbolo dell’Università di Sant’Ivo alla Sapienza. In via Margutta, non poteva che essere realizzata la Fontana degli Artisti. I protagonisti dell’opera sono tavolozze, compassi e altri attrezzi del mestiere, tutti sormontati da un secchio pieno di pennelli e con due mascheroni posti sui cavalletti: uno allegro, l’altro triste a rappresentare proprio il destino e l’animo dell’artista!

Fontane Roma
Fontana Artisti
Fontana dei Libri
Fontana dei Libri
Fontane Roma
Fontana della Pigna

Per ammirare la Fontana delle Anfore bisogna invece recarsi nel rione Testaccio e precisamente in piazza dell’Emporio. Come ben si nota dai nomi, era proprio questa la zona della città dedicata al commercio e al traffico mercantile. E le anfore, soprattutto in epoca romana, costituivano il recipiente più diffuso ed utilizzato nel trasporto dell’olio che poi veniva stipato nei magazzini vicini. Quando si rompevano poi, venivano ammassate tutte insieme in quello che oggi ha dato forma al famoso Monte dei Cocci.

fontane Roma
Fontana delle Anfore

E poteva forse mancare nell’elenco dei rioni, Trastevere, il più caratteristico della città? Anche qui, come a Borgo, sono state collate altre due simpatiche fontanelle. La prima, la Fontana del Timone si trova sul Lungotevere Ripa e ricorda l’antico e importante porto presente in città fino alla fine del 1800, quando iniziarono i lavori per la realizzazione dei muraglioni lungo il fiume e i porti cittadini furono soppressi. La seconda invece è la Fontana della Botte. Situata in via della Cisterna, nel cuore del rione, proprio alle spalle di piazza san Callisto, porta nel nome il chiaro riferimento alle botti che venivano usate per trasportare il vino dei Castelli, con a lato due misure di vino da 1 litro. Non stupiamoci, il rione, pieno di botteghe ed osterie, fu da sempre zona popolare dedicata al divertimento “by night”!

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Fontana del Timone
Fontana della Botte
Fontana della Botte

Queste sono le nove fontanelle rionali, tutte da bere, realizzate da Pietro Lombardi, gran conoscitore di Roma, che fu in grado di fermare per sempre nella pietra con giochi d’acqua assai divertenti tutta la millenaria storia della città.

Autore: L’Asino d’Oro Associazione Culturale

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