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Le foreste pietrificate della Sardegna

Creato il 24 luglio 2015 da Yellowflate @yellowflate

In Sardegna è possibile ammirare dei rari e preziosi esempi di foreste pietrificate, costituite cioè da tronchi fossilizzati e perfettamente conservati.

A nord dell’Isola è stato istituito il Parco paleobotanico dell’Anglona che insiste sui territori dei comuni di Perfugas, Martis, Laerru,Sedini, Santa Maria Coghinas, Sedini e Bulzi per circa 100 chilometri quadrati. Si tratta di piante che nell’era terziaria sono state inghiottite dall’acqua che ha instaurato il processo di pietrificazione e di mantenimento. Lo studio delle specie arboree che si sono conservate rappresenta un importante patrimonio scientifico e culturale tutelato dal Parco che, oltre a vigilare su possibili saccheggi, ha il compito di favorirne la conoscenza.

Il Parco paleobotanico dell’Anglona è particolarmente importante perché comprende una vasta area ricca di siti archeologici e naturalistici come accade, per esempio, a Martis dove a Carrucana oltre alla foresta sono stati scoperti reperti storici di grande rilevanza .

Un’altra foresta pietrificata, risalente al miocene, si trova a Zuri. All’inizio del secolo scorso, per via della creazione del bacino artificiale del Lago Omodeo, gli antichi esemplari sono stati sommersi ed oggi sono soltanto parzialmente visibili quando scende il livello dell’acqua. Purtroppo,la maestosa foresta, nel corso degli anni, è stata oggetto di collezionisti e vandali che l’hanno depauperata.

Un’altra bellissima foresta pietrificata è quella di Burgos, un borgo di origine medioevale che si trova nel Goceano.

La foresta di Burgos, ben conservata, è un esempio importante del processo di fossilizzazione causato da mutamenti climatici importanti prima dell’avvento dell’uomo.

Burgos vanta però anche una rinomata foresta di tassi molto antichi ma ancora oggi particolarmente rigogliosi.


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