Siamo tutti al corrente della fuoriuscita di petrolio che ha già colpito le coste americane. Dopo più di un mese dall'incidente della Deepwater Horizon, il petrolio continua a fluire indisturbato nel Golfo del Messico, penetrando per oltre 20 km all'interno delle paludi della Lousiana.
Secondo il governatore dello Stato Bobby Jindal, quasi 100 km di costa della Lousiana sono ormai state contaminate dal petrolio. La BP sostiene che dovrà aspettare almeno fino a mercoledì prima di effettuare un tentativo di arginare la falla utilizzando il cemento, una manovra chiamata "top kill" che rappresenta la speranza per la chiusura della falla.
Basandosi su stime al ribasso, almeno 6 milioni di galloni di greggio sono stati immessi nel Golfo del Messico, anche se alcuni scienziati sostengono che la cifra debba essere innalzata ad oltre 11 galloni, più della quantità di petrolio dell'incidente della Exxon Valdez in Alaska nel 1989.
Ecco le foto, pubblicate dal The Boston Globe, che rendono l'idea di quale portata abbia questo disastro ambientale senza precedenti. Ed ecco anche un video, girato dal nipote di Jaques Cousteau, Philippe Cousteau Jr., che mostra quale sia la reale portata del disastro, molto più vasta di quanto si possa osservare in superficie: particelle di petrolio e di disperdente che vagano per le acque del Golfo del Messico, minacciando ogni forma di vita della regione.
Dalle nuove immagini si nota che i disperdenti non stanno ottenendo l'effetto sperato. Cousteau emerge dalle acque ricoperto di particelle di petrolio; le particelle si stanno depositando sui fondali marini, oltre che rimanere in sospensione nelle acque del Golfo e rappresentando una minaccia reale e terrificante per la fauna marina.