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Le foto silenziose di Federico Pacini

Creato il 19 febbraio 2015 da Dfalcicchio

Federico Pacini

In Italia vengono pubblicati troppi libri che poi nessuno legge. E’ una delle tante piaghe nazionali e spesso è diventato uno sport nazionale buttar fuori libri, come se si gettassero da una finestra.

Ogni tanto però, sempre più di rado, esce un libro che ti fa passare una mezz’ora piacevole, perché ti fa compagnia, con discrezione. E’il caso di Purtroppo ti amo, un bel volume del fotografo Federico Pacini. Classe ’77, nato a Siena, è da alcuni anni fotografo professionista con alcuni importanti palmares come l’Honorable Mension al Lincoln Centre a New York, nel 2009 e la Second Place al Prix de la Photographie a Parigi, nel 2010. Il volume pubblicato per i tipi della Editrice Quinlan è arricchito dall’importante contributo di Burk Uzzle, fotografo di fama mondiale, collaboratore di Life e membro di Magnum, arcinoto per la foto icona del concerto di Woodstock. Nel libro vi è anche l’autorevole contributo di Elio Grazioli, professore universitario e curatore del Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia.

Veniamo al volume. Una serie di foto, dove l’ombra di Siena domina sempre. Una carrellata di angoli, scorci, persone, momenti, con il leit motiv della discrezione e del silenzio. Le foto di Pacini si guardano con rispetto e si vede la solitudine e la mancanza di parola, la voglia di osservare senza giudicare e prevaricare. Sia che si tratti di una coppia davanti a un monumento, un uomo o una donna al lavoro, l’angolo di un giardino pubblico o la tristezza di una casa di riposo, Federico Pacini osserva e ferma l’immagine, dandole anima e continuità. La consegna poi all’osservatore e a lui lascia un eventuale giudizio o una reazione.

Camille Pagnani


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