Le frasi abusate su facebook (che dovrebbero rifarsi il look)

Creato il 24 dicembre 2011 da Dejavu
Ci sono infiniti luoghi comuni nel bagaglio espressivo che corre in rete, ma alcune esternazioni stanno diventando come il formaggio, ovvero la cocaina dei poveri a forza di sentirle ripetere come un mantra nella stragrande maggioranza delle bacheche.
Non ti curar di loro ma guarda e passa.
A lavorare in miniera o, alternativamente, a zappare.
L'invidia è una brutta bestia.
Troppo bella, ti rubo la frase.
Se anche tu hai avuto robe tipo l'herpes zoster o un principio di emorroidi condividi questa sfiga per due minuti questo stato sulla tua bacheca.


(Non l'hai condivisa? Non hai le palle.)
Oscar Wilde, Osho, Jacques Prevert e Fabio Volo dixerunt. 
Per non parlare di quelli che non si fanno mai gli status propri e di tutte le espressioni filosofiche: ne girano talmente tante che alla fine della giornata avrai la sensazione di sentirti Denis Diderot o, se proprio ti va di culo, il più simpatico Spinoza. 
Auguro una dignitosa sepoltura a questi idiomi nel 2012, prima di dover chiamare a raccolta pure Copernico per spostare l'uomo dal centro dell'universo alla sua periferia...

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