Mi hanno colpito alcune parole dette dal pio Sandro Bondi.
Il devoto incondizionato adoratore del ”Dottore”, Maestro, Cavaliere, Duca-Conte, Maestà di Arcore, si è lasciato andare allo sconforto.
“Dietro Berlusconi non c’è niente”, queste sono le parole pronunciate da Bondi forse in un momento di grandissimo sconforto.
Poi se la prende con chi come Lupi, Quagliariello e Alfano che stanno lì, al governo, perché glieli ha messi Berlusconi e senza di lui, loro non sarebbero nulla, e adesso tentano di tradire proprio chi li ha innalzati agli altari. Ingrati.
Bondi elogia invece Casini e Fini che hanno avuto il merito di affrontare il “Dottore” nel fulgore dei suoi anni migliori.
Come dire, oggi è facile dargli contro, poveretto, è stato condannato, prima o poi decadrà da senatore, resterà come una mummia a capo di un partito nuovo che sa di vecchio, puzza di naftalina, come nome e come personaggi e dove non ci sarà nessuno col quid necessario per guidare un partito.
Le geremiadi di Bondi continuano: “Mi illudo, ma quelli che adesso tradiscono spariranno come sono spariti Fini e Casini”.
Conclude: “Spariremo tutti”. “In questi anni non abbiamo fatto nulla di solido e autentico. Finisce male”.
Quanto triste deve essere il suo spirito, al punto di arrivare ad un esame di coscienza così profondo.
Che mediti anche lui di salire sul carro di Renzi?