Napoli è una grande e storica città dell’arte in cui esistono tracce della storia che si è succeduta nel territorio. Ma quello che a volte ci stupisce di più sono le testimonianze di quelle magnifiche ville che vennero costruite tra il 1700 e il 1800 in un inconfondibile stile neoclassico. Vi parliamo di seguito di quelle cui si può accedere, più o meno liberamente, come la Villa Floridiana al Vomero, Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia e villa Rosebery sede della Presidenza della Repubblica. Per completezza vi citiamo anche altre 3 ville molto belle che appartengono però a privati e pertanto non sono visitabili.
Villa Floridiana
Villa Floridiana | Foto (CC) di aquila460
È una splendida villa sulla collina del Vomero con grande parco pubblico liberamente accessibile. Un’idea della vastità del parco la si ha guardandolo dalla Riviera di Chiaia: un grande polmone verde che si staglia tra le fitte case del Vomero. La villa fu costruita agli inizi dell’800 per volere di Ferdinando IV che la donò a Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, sua preferita. Nel 1815, dopo la morte della moglie avvenuta l’anno prima, il re la sposò senza però concederle il titolo di regina e le donò la villa come regalo di nozze. All’epoca l’edificio era una residenza di campagna che, affidata all’architetto Antonio Niccolini, fu trasformata in due anni in una splendida villa su due piani in stile neoclassico. Il grande giardino, con belvedere sul golfo, fu tramutato e arricchito con un gran numero di piante, con la supervisione di Friedrich Dehnardt, direttore dell’Orto Botanico di Napoli. Piena di ampi saloni decorati con stucchi e marmi di ispirazione classica, la villa ospita oggi il museo dedicato al duca della Martina, in cui sono esposte principalmente porcellane e maioliche. Si accede da via Cimarosa o da via Aniello Falcone con ingresso libero al Parco ed al Museo.
Villa Rosebery
Villa Rosebery a Napoli | Foto (CC) di Armando Mancini
Il complesso di edifici rurali originali fu venduto nel 1820 da Giuseppe Thurn alla principessa di Gerace e al figlio don Agostino Serra di Terranova che l’acquistarono, assieme al parco, perché in quegli anni si stava realizzando l’attuale via Posillipo la strada che lungo la collina di Posillipo permetteva di collegare Mergellina a Bagnoli. Infatti la bellissima collina di Posillipo era fino ad allora impervia e raggiungibile soprattutto via mare. Il complesso fu così trasformato in una villa residenziale grazie agli architetti gemelli Stefano e Luigi Gasse che lavorarono sul casino del Belvedere, oggi Palazzina Borbonica, trasformandolo in una elegante residenza per i nuovi proprietari. Alla morte dei proprietari, nel 1857, la villa, che allora era conosciuta come “Villa Serra marina”, fu venduta a Luigi di Borbone, comandante della Marina napoletana che la recintò completamente e creò il grande parco alberato di 66.000 mq e l’approdo dal mare. Con l’andata via dei Borbone la villa passò ad un uomo d’affari, Gustavo Delahante e poi nel 1897 all’ex primo ministro inglese Lord Rosebery. Ceduta nel 1909 al Governo inglese fu poi donata nel 1932 allo Stato italiano e fu messa a disposizione della famiglia reale per i soggiorni estivi: ospitò dal giugno del 1944 il Re Vittorio Emanuele III fino all’abdicazione e alla partenza per l’esilio in Egitto, il 9 maggio 1946. Oggi è inclusa fra i beni in dotazione alla Presidenza della Repubblica e ospita i vari Presidenti della Repubblica Italiana in particolare per le festività o per occasioni speciali. Si accede da via Ferdinando Russo ed è eccezionalmente visitabile solo in alcuni periodi dell’anno ed in particolare durante le Giornate di primavera del FAI.
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Villa Pignatelli Acton
Villa Pignatelli | Foto (CC) Armando Mancini
La villa fu costruita a partire dal 1825 quando Ferdinando Acton, nipote dell’ammiragli Jonh Francis Edward Acton, affidò il progetto della villa all’architetto Pietro Valente: Acton poi vi abitò fino alla sua morte nel 1837 a soli 35 anni. La moglie, che si risposò dopo alcuni anni, vendette nel 1841 la villa a due acquirenti: la parte più vasta che comprendeva anche il grande giardino, fu ceduta al barone e banchiere tedesco Carlo Mayer von Rothschild molto legato alla famiglia reale borbonica. Nel 1867 il duca di Monteleone e principe Diego Aragona Pignatelli Cortés comprò il complesso che da allora è conosciuto con il suo nome. Passata a Diego Pignatelli ed alla moglie Rosa Fici duchessa di Amalfi fu, nella prima metà del novecento, luogo d’incontro mondano dove venivano organizzati concerti e avvenimenti culturali. Alla morte della duchessa nel 1952 il vasto patrimonio di famiglia fu donato allo Stato compresi numerosi testi antichi e opere d’arte. La villa fu ceduta a condizione che venisse utilizzata per allestire un museo a nome del marito Diego Pignatelli nel quale esporre il vasto patrimonio di famiglia. Si trova alla Riviera di Chiaia al numero 200 ed è visitabile previo pagamento del biglietto d’ingresso. Ospita numerosi eventi artistici e musicali.
Attenzione - Per completezza vogliamo darvi qualche informazioni anche su altre bellissime ville napoletane che purtroppo non visitabili perché di proprietà privata.
Villa Lucia
È una villa neoclassica in stile pompeiano situata nel quartiere Vomero. Costruita assieme alla Floridiana per volere di re Ferdinando IV, sempre dal Niccolini fu dotata di un grande parco ed era collegata a Villa Floridiana con un ponte: oggi ne è separata da un muro di cinta. Fece parte del complesso donato dal Re a Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia. Alla morte della duchessa, Villa Lucia, passò ad uno dei suoi figli, il conte Luigi Grifeo principe di Partanna. Nel 1888 una parte dei terreni appartenenti al parco di Villa Lucia, di proprietà della famiglia di Lamont Young, furono espropriati per consentire la costruzione della Funicolare di Chiaia. Oggi è di proprietà privata ed è oggi raggiungibile attraverso un vialetto sito affianco alla stazione di via Cimarosa della Funicolare di Chiaia.
Villa Patrizi
È di sicuro tra le più belle Ville sulla collina di Posillipo. Si tratta di un edificio monumentale che fu trasformato completamente nel Settecento, con un bellissimo portale realizzato dal Sanfelice e con grandi affreschi in alcune sale. Fu realizzato anche un grande Teatro, con decorazioni, dipinti e statue settecentesche. E’ di proprietà privata ed è sita all’inizio di via Manzoni venendo dal Vomero.
Villa La Santarella
La villa fu fatta costruire dall’artista di teatro napoletano Edoardo Scarpetta come sua residenza stabile ed esclusiva cui vietò l’accesso a tutti. Famosa la sua epigrafe sul muro d’angolo della villa in cui è riportato ”Qui rido io”. In posizione panoramica lungo la collina del Vomero la villa è a pianta quadrata, con quattro torri agli angoli. E’ su tre piani ed è in posizione panoramicissima: ha preso il nome dal titolo di una delle più famose commedie di Scarpetta, “Na Santarella”. E’ di proprietà privata ed è sita lungo via Luigia Sanfelice al Vomero.